giovedì, novembre 29, 2007

LASCIAMI ANDARE



Le madri pensano e usano le figlie come fossero loro arti...
le madri.
Quelle madri che vestivano le loro figlie con gli scampoli dei loro abiti
sono sempre le stesse madri
che ancora
non le lasciano andare.
Le madri.

il quadro è di una pittrice che si chiama Paola Gandolfi.

Basta guardare bene, per ritrovarci.

martedì, novembre 27, 2007

come ti scarico il cordleSS



IN TESTAAAA !!!!

Arrivo stanca stanca e lo trovo che dorme sul divano. E’ stanco…Preparo i 500 euro per il pittore ed iniziano le chiamate per me. Sapete com’è…le amiche sempre presenti ! Che Dio le benedica.
Poi si alza dal divano e si mette nel mio letto. Mi dice che aspetta una chiamata dalla Simo.
“ Ma tu mi scarichi il cordless!!!”
“ No, no mamma, solo due minuti”
“ Ma tu quando studi, disgraziato, chè già sei stato bocciato quest’anno!”
E poi invia COL MIO CELLULARE 3 sms per mettersi d’accordo sull’orario con lei.
Ed io sto nel bel mezzo di una conversazione salutare, chiusa in bagno, che è la terza stanza di questa casa di tre stanze, che bussa forte:
“ Chiudiiiii Chiudiiiii è urgente !”
Chiudo la conversazione perché una madre non si smentisce MAI !
E si mette nel mio letto che così, manco il computer posso usare.
Non mi resta che Gerry Scotti ed il milionario, sognando i soldi che mai farò.
Gli arrivano due chiamate nei suoi due cellulari TIM ed OMNITEL mentre, all’orecchio ha il cordless.
“ Mamma, possono venire i miei amici? “
Ed una mamma non si smentisce mai mai mai.
“ Si, ma fino a quando???”
“ Fino alle 10”
“ Si, ma tu QUANDO STUDI???”
E così sono arrivati. Si sono accomodati nella prima stanza di questa casa di tre stanze, compreso il bagno, ed io sto qui rinchiusa nella stanza da letto. E siamo anche senza cena ma io, di questi tempi mangio poco chè, almeno dimagrisco. E’ l’era dell’ottimismo.
Il cordless? Scarico..


che semmai chiamasse non mi troverebbe.
D’altronde, per anni ho rotto la minchia a tutti con il desiderio di avere i miei figli per casa, di sentire il loro rumore e quello dei loro amici…chiedi chiedi Rosi, e ti sarà dato.
Mentre lei è la sotto ad aspettarmi.
Tutta azzurra come una fata. Ed io vorrei tanto scappare con lei, mentre ascolto i loro discorsi stupidi ed adolescenziali.
Tanto, va a gas e, in un momento di crisi, potrei anche suicidarmi.

sabato, novembre 24, 2007

anatomia del cuore


Proseguire il taglio lungo il tronco dell’aorta e osservare le due valvole aortiche semilunari...
...ci siamo lasciate...mi fa male il cuore...
se non avete altro da fare in questa domenica piovosa potete farvi un giro qui , sembra che non c'entri ma c'entra.

giovedì, novembre 22, 2007

antiquariati


...una cosa scritta dalla Dani tanto tempo fa, quando si chiamava Clarice...

Ho una scatola con dentro scatole che contengono scatole.Sere fa nell'intento di dare ordine alla catasta che ancora alberga nella stanza, le ho aperte e sul pavimento si sono riversati oggetti la cui più evidente caratteristica, oltre ad essere piccoli, è quella di essere completamente inutili:

1un'ochetta bianca di ceramica e fiocchetto rosso,
2due cornici silver plated, una tonda e l'altra rettangolare, stile bomboniera della comunione,
3un'ocarina, anzi due, che non so descrivere,
4due libricini papiro di firenze, ingialliti ma completamente intonsi,
5medaglie di tornei fatti e dimenticati,
6un sacchetto di monete di qualche parte del mondo,
7un set cinese per la ceralacca,
8la struttura metallica di un paralume, prima o poi diventerà qualcosa,
9una spillina di legno che raffigura una bimba in cappuccetto, verde però,
10un piccolo puzzle (tre pezzi) tridimensionale in legno che compone un ariete
(che sarei io) in scatolina da fiammiferi,
11un gatto swarowsky,
12tarocchi francesi,
13dama mignon, ma mignon proprio, con pedine magnetiche e appropriate pinzette per muoverle,
14scatolina per sei minuscole essenze della famosa casa Borsari
(per intenderci violetta di parma)
15altra scatolina con portachiavi in strass su placca esagonale in acciaio,
16bracciale musicale fatto con specie di unghie non so se vegetali o animali, dal suono tribale e bello.tutto mai usato, ma superbamente conservato.
Se mi concentro forse riesco a datare i libricini del punto 4 all'anno domini 1978, gitascolastica.

che dite, se faccio un banchetto vendo qualcosa?
che dite, se vado dallo psicologo non è meglio?

Clariceconservatrice

martedì, novembre 20, 2007

libri irriverenti per bambine e bambini



Ecco, non so in quale blog, credo sottoachitocca, si parlava delle favole che ci hanno raccontato
Allora, visto che di qui passano genitori maestre zie, vorrei raccomandare alcuni libri per l'infanzia. Visto che si avvicina Natale potrebbe essere un regalo
" diverso"

Li ho letti e letto quasi tutti. Sono veramente irriverenti, grazie a dio.

In Italia abbiamo la fortuna di avere una scrittrice come Bianca Pitzorno che ha rivoluzionato l’immaginario delle bambine, dei bambini e di una larga schiera di adulte/i che amano i suoi libri, creando situazioni inedite e permettendo identificazioni controcorrente.

Ma non mancano i contributi dall’estero, soprattutto da parte di giovani scrittrici, finalmente reperibili anche da noi.

Due volumetti editi da IdeeAli, un marchio Il Castello: “La principessa che voleva diventare cavaliere” di Kirsti Senftleben e “La principessa con gli stivali da brigante"

Cosa c’è di più liberatorio che essere una principessa e sfidare il mondo giocando a travestirsi da cavaliere, brigante e, perché no, da principessa, ma di nascosto perché questo è il bello della trasgressione?O nascere principe, brigante e potersi trastullare con pentole e manicaretti, giardini e roseti anziché con armi e battaglie?




VOGLIO ESSERE UNA COWGIRL






“Non voglio essere una brava bambina tutta pizzi e crinolina”…è la frase d’esordio di “Voglio essere una cowgirl” di Jeanne Willis e Tony Ross, la Margherita edizioni; la piccola protagonista riuscirà a declinare “io voglio” secondo le gradazioni del proprio desiderio e a dimostrare che volere è potere. Basta essere determinate e avere le idee chiare.

IL MOSTRO PELOSO





Qualità che non mancano alla coraggiosa principessina de “Il mostro peloso” di Henriette Bichonnier, Emme edizioni, un vero successo tra il pubblico dei più piccoli, basato sull’esilarante sfida verbale in rima baciata che la bimba lancerà al mostro, anzi ai suoi peli, e che lo condurrà nel baratro misterioso di una crisi di nervi.

Sulla stessa scia LA PRINCIPESSA BIRICHINA di Babette Cole, Elle edizioni; qui la protagonista tenta in tutti i modi di sottrarsi alla pretesa dei genitori di sposarla con il principe di turno. Sottoporrà i pretendenti alle prove più pazze del mondo, e un solo sfidante riuscirà ad arrivare integro al suo cospetto; happy end garantito, ma naturalmente tagliato su misura!Se pensate che qualche bimbo di fronte a questi libri potrebbe sbottare: “Ma questa è roba da femmine!” ravvedetevi: di solito fino ai 7/8 anni non sono ancora rovinati dagli stereotipi di ruolo e riescono a godere di queste storie come le loro coetanee.Nella letteratura infantile è certo più facile per le bambine trovare modelli tradizionalmente poco “femminili” in cui identificarsi mentre per i maschietti risulta più difficile trovare esempi per uscire dagli schemi; del resto la disparità di valore attribuita socialmente ai generi ha le sue conseguenze.

C’è un libro, “LA BAMBOLA DELL'ALCHIMISTA” , di Bianca Pitzorno, ed. Mondadori, che mette insieme, anche se in forma un po’ traslata, il binomio quasi blasfemo: bambola-bambino.E’ la storia del piccolo Teo che desidera tantissimo una sorellina, ma, di fronte all’intransigenza della madre, una splendida bambola e un po’ di magia riusciranno a fare il miracolo; se si aggiunge poi che le intricate vicende si intersecano con quelle di Lavinia, quella dell’incredibile storia, che trasformava tutto in cacca, il sovvertimento è assicurato!




Della stessa autrice, “STREGHETTA MIA”, “INCANTESIMI E STARNUTI” e

"LA SULL'ALBERO"“” che propone un’inedita convivenza arborea tra una bimba e una grande: sempre in lotta con l’antipatico del ramo di sopra verranno infine allietate dall’arrivo delle cicogne con il loro carico di neonati; del resto, lo sappiamo bene, ai bambini basta voler bene e ogni situazione diventa “famiglia”.

Sempre della Pitzorno "Ascolta il mio cuore"Mondadori, un vero capolavoro che si può riassumere con un'affermazione della stessa autrice: “mi piacciono i guerrieri e i rivoluzionari, specialmente quando portano le trecce e siedono su un banco di quarta elementare”. Ecco, dicevate sul resistere, resistere, resistere!Leggere libri come questi è un atto di Resistenza. E, allora: Leggiamo Leggiamo Leggiamo


Troppo lungo citare tutta la produzione di Bianca Pitzorno,finisco con un must per chi si occupa di educazione: “Extraterrestre alla pari” , Einaudi; l’autrice ricorrendo alla fantascienza riesce a mostrare infatti tutte le aporie di un’educazione basata sulla rigidità del genere e sulla sua presunta “naturalità”.




E, per finire, l'ultimo che ho letto,ma non ultimo per importanza, adattissimo ai bambini piccoli:

Nei panni di Zaff
Zaff è un portiere e vorrebbe tanto fare la principessa, ma subito parte una carrellata di divieti: le principesse non hanno il pisello, dormono su 20 cuscini, vanno a caccia di principi azzurri, indossano scomodissime scarpine di vetro…, mangiano mele avvelenate ma NON HANNO IL PISELLO (tanto per ribadire il concetto).Ma Zaff è testardo e tiene duro di fronte ai luoghi comuni...







domenica, novembre 18, 2007

Mi vuoi dire, caro Sancio, che dovrei tirarmi indietro, perchè il Male ed il Potere hanno un aspetto così tetro?


Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità, farmi umile e accettare che sia questa la realtà ?



Niente. Ho andato a Reggio Emilia per riportare the car che mi avevano imprestato.Ho stato bene dalle mie amiche la Sondra e la Giulia. Vanno a portare il gruppo liceale della figlia della So ad una vacanza studio a Malta e non si è parlato d'altro. A proposito di ghetti e di visibilità. Ma anche un pò di me e dei miei ultimi problemi.Poi sul trenino, perchè c'è un trenino che fa San Polo/ Brescia che quello ho preso, ho un pò pianto. Mi fascio sempre la testa, prima io, e fa un male cane, figuriamoci dopo. Oggi parlo sgrammaticata perchè mi sono stancata delle belle parole. Il mio ex marito mi ha detto di andare giù perchè vuole il divorzio. Che io gli ho detto: " e come mai?" E perchè si.


Sarà perchè se muore manco un resto di qualcosa mi vuole lasciare. E va bene così.
Dopo che ho rovistato tutta la casa c'è laveva lui il certificato che mi mancava per poter demolire la macchina. Almeno quello, me lo invia.


Niente. Domani si ricomincia. Ho contattato l'imbianchino che dice di farmi tutto il servizio per 500 euro, pittura compresa. Bene. Mi manca un' idraulico perchè i tubi non coincidono. Vediamo se c'è la faccio. Nient'altro di nuovo sul fronte occidentale.




Il "potere" è l'immondizia della storia degli umani e, anche se siamo soltanto due romantici rottami, sputeremo il cuore in faccia all'ingiustizia giorno e notte: siamo i "Grandi della Mancha", Sancho Panza... e Don Chisciotte !

giovedì, novembre 15, 2007

naufragi e approdi

informazioni sulla tipa che mi sembra bella tosta

...niente....volevo parlare d'altro ma mi è arrivata per posta ( i segni!! i segni!!!)
questa poesia di questa josephine qua e, appena l'ho letta ho sentito SBANG.
non riesco a mettere nessuna foto perchè oggi va leeeento va leeeentoooo
Leggetela anche voi su, e vediamo cosa ci risveglia la lettura.

E’ nell’ estremo disordine la sorgente della creazione.
E’ nel rivolgimento l’ ordine, un altro.
E’ nel naufragio l’ approdo.

Così è nel vortice dell’ apparenza,
nell’ inseguire un vano sentimento di urgenza,
nell’ ignara gravitazione verso l’ infelicità,
o nel corrompere la vita, che si scorge, talvolta,
una profondità che illumina,
un punto di fuga dove quietano, d’ improvviso, gli affanni
quell’ albore che dimora e rischiara,
nel ciclo dell’ esistenza,
tutti gli esseri,
tutte le cose,
indistintamente.
Basta assumere un altro sguardo,
indossare nuovi occhi,
persuadersi che, del tempo,
non ci si può appropriare,
per riconoscere e accogliere quel fuoco segreto, quel sole nascosto,
quella profondità luminescente.
Profondità che è eternità d’ istante,
assoluto presente dove risolvono
passato, futuro, realtà, sogno.
Non un transito
non un momento che passa e poi scompare
ma un nodo, un viluppo.
Impenetrabile, com’è impenetrabile la vita.
Che, solo allora, apparirà nella sua vera essenza:
Una moltiplicazione di istanti

martedì, novembre 13, 2007

il mio cuore di cristallo rigato


è un momento catturato. La Dani che prova i suoi tiri, mio figlio che prova ad andare sui roller e Sheva che tiene d'occhio la situazione.
Io? Scatto!
Sarebbe potuto essere ma forse, non sarà stato.
Un bel quadretto, quello che ho sempre sognato.
Nemmeno la cornice, solo qualche momento catturato.
La Dani continua a non decidersi se fare canestro o continuare a passare la palla, mio figlio ha rinunciato prima di avermeli fatto comprare, la Sheva si sente molto amata, di un amore senza trattative o sessioni plenarie.
Io? Scatto ! E mi fotografo ad invidiare un cane.
Forse abbandonerò il tavolo.
Mai giungeremo ad un accordo. Questa volta credo non si arriverà al solito rinnovo del contratto.
Prima delle solite rivendicazioni, io che faccio?
SCIOPERO!

lunedì, novembre 12, 2007

momenti

...è un momento delicato...

domenica, novembre 11, 2007


...e allora:
BRINDIAMOOOOOO!!!!!

sabato, novembre 10, 2007

ma che mondo è?


...se io, in un blog, volendo parlare di questo amore che non riesce a decollare, vengo tacciata, ancora, in questo XXImo secolo ed in un paese civile come l'Italia, di aver avuto pessimo gusto nel voler sbandierare i miei gusti alternativi ? Che società è mai questa, se mi si dice che ci lamentiamo di essere ghettizzati mentre siamo noi a ghettizzarci, per poi lagnarci di essere ancora una minoranza?

Mi si consiglia di vivere i miei sentimenti con dignità e consapevolezza e mi si ricorda che il rispetto va a chi si fa rispettare, al di là di gusti e tendenze. Il mio parlare di questo amore è,quindi, per chi mi risponde, soltanto un mettere le mani avanti, una propensione alla polemica e una provocazione e non, quello che, semplicemente è: amore.

Degno e consapevole, con tutte le difficoltà del caso, ma chi non ne ha?

E non meno meritevole di altri amori.

Come quello che provate o avete provato voi.L'amore non deve avere censure o scale di valore.

L'amore è. E basta.

E dire che quello che voglio e che volevo era ed è essere in mezzo a voi come una di voi. Un pezzettino del puzzle di questa svariata società, nella quale tutti e tutte abbiamo un posto : bianchi, neri, extracomunitari,vecchi, giovani, omosessuali, sani e malati...
Nessuno si senta escluso, nessuno si debba nascondere.

Non volevo scrivere e frequentare luoghi virtuali rigorosamente lesbici.

Lo faccio già.

Voglio girare il mondo e portare la mia testimonianza.

Ma quanto tempo dovrà passare, e quanti sforzi dobbiamo fare?

Faccio politica attiva e militanza ma, mi sento troppo protetta/stretta nei giusti ambienti. Voglio ripartire dalla gente.

Un tentativo di apertura delle menti ,senza grandi scossoni, senza discussioni in parlamento, senza palchi o platee.
Dalla gente.

Per il mondo che mi gira intorno è quasi scontato,com'è giusto che sia, le mie battaglie le faccio, com'è giusto che sia, ma qui non volevo e non voglio far battaglie o attaccare inutili manifesti.
Voglio che si capisca.Credo che il modo migliore sia mostrarmi a voi per quella che sono e per la vita che faccio.

Una persona semplice con una vita semplice.

Ma quanto tempo dovrà passare ancora?

Quanto tempo?

Volevo creare una piccola catena. Se riesco,anche con soltanto tre di voi.

Dimostrare che la vita di chi ama una persona del suo stesso sesso è una vita che merita di essere normale e,spesso lo è ,anche se, c'è ancora tanto da fare.

Magari poi, quei tre di voi, che, piano piano,leggendo di me e delle situazioni che vivo come situazioni normali, parlando con un amico o amica, riuscirà a passare parola, ad aiutare anche chi non capisce, ad andare oltre. Oltre ai limiti dei generi e oltre ai tanti altri limiti.

E quei tre, a loro volta, proveranno a farlo con altri.

Volevo cambiare il mondo, partendo da poche persone. Un tentativo.

A volte dai piccoli gesti nasce un movimento.

Che se io chiedessi di salvare le balene, tutto sarebbe più facile. Lo so e lo sapete anche voi.

giovedì, novembre 08, 2007

l'unica cosa da fare

vado a dormire.Con i sogni infranti e quelli da sognare.

lunedì, novembre 05, 2007

tempo di ricerca


ma, la moglie dello spinterogeno è la spinta erogena?

Ne sto cercando uno in tutti gli sfasciacarrozze di Brescia che adesso si chiamano demolitori ma sono sempre sfasciacarrozze. Non li trovavo su google finchè ho cambiato impostazione.
Ma perchè mai i nomi cambiano cercando di darsi un certo tono ma la sostanza è sempre la stessa?

Dicono che il mio spinterogeno sia tanto ricercato. E' la parte mal riuscita delle Primera, di nome, Nissan di cognome.

Sarebbe così bello poter cambiare con un "usato sicuro" il pezzo che non ci è riuscito molto bene nella fabbricazione. Basterebbe andare dal demolitore che ha sfasciato le carrozze.

Domani ci vado. Perchè io, 700 euro per uno spinterogeno non ci spendo, a costo di camminare a vita sui pullman.

Mi hanno proposto una macchina nuova. 86 rate da 280 euro.

" Ma che siamo? Impazziti?" Ho detto al ragazzo con giacca e cravatta,scarpe troppo a punta per un vestito del genere e uno strascico forte della valle nel parlare.

" Mica ci campo ,io, per pagarle"

" Ma c'è l'assicurazione, signora, lei non si deve preoccupare, in caso di morte, il debito si estingue"
Ma che vuol dire? Dobbiamo pregare di morire ?

SBUFFI di vapore


Che ,a volte, accadono quei pomeriggi di parole, quasi fossero incontri di autocoscienza. Succedono così, senza preavviso e ci colgono come fossimo tappi o valvole di pentole a pressione pronte ad esplodere.
Ognuna poi parla di altro per parlare di se stessa e ci si contraddice semplicemente e a prescindere. E’ che , contraddicendo ciò che l’altra dice, si riesce a rubare un pezzettino di scena, pur di poter parlare di noi stesse.
Ci si fa del male,così, un po’ gratuitamente, per il puro desiderio di soffrire o di affermare la propria felicità a discapito di un malessere. O vice versa.

Equilibri non molto ben bilanciati e parole che schizzano come proiettili. Le pistole non sono caricate a salve.
E prendiamo in mano, per sbatterceli in faccia,ognuna gli alibi delle altre. Quelli alibi fantasiosi, vigliacchi e così comodi che, ognuna di noi , mette in atto per rendere la vita un po’ più scorrevole. Senza intoppi. Anche se sappiamo che la calma piatta è soltanto un inganno.
C’è del marcio in Danimarca.

E, nel frattempo, la carne cuoce.

Cos’è che ci nascondiamo? Ti prego, non fotografarmelo, non descrivermelo così minuziosamente, che poi sarò costretta a riconoscerlo e a ripagarti.
E, pian piano , ce li riconosciamo. Siamo riconoscenti.
Eccolo la il mio alibi piccolino ma forte come un gigante e quello tuo, grande come un grattacielo ma che riesce sempre a passare inosservato.
No, vi prego, non proiettateceli sul muro, perchè saremmo obbligate a guardarli mentre ci fanno l'occhiolino. Saccenti.
Le quattro amiche che siamo, quelle due coppie che, chissà se domani ancora saremmo, in un pomeriggio che poteva essere sprecato davanti a tutti quei dvd da vedere e quei cd da ascoltare e quei libri da leggere o la passeggiata da fare, abbiamo sentito come l’impulso di parlare.
La voglia di usare le parole.
Per dirci qualcosa. Forse quello che volevamo fosse detto.
Mi accorgo che sempre più ci stiamo disabituando a parlare e che la parsimonia delle parole ci sta riducendo all’incomunicabilità dei pensieri che pensiamo.
Ma anche in modo approssimativo, qualcosa riusciamo a far emergere dal profondo.

Forse quello che premeva,quello che voleva risalire a gala pieno di fango e di alghe velenose. E non abbiamo più voglia di immersioni per nascondere le anfore segrete.
E allora proviamo a cercare, io e te, i resti del naufragio, prima che la nave affondi.
QUESTA è aquela com o chico
Questa versione, invece, non è molto conosciuta.
CONOSCIATELA, se volete. E' proprio bella.

O que será que me dá
Che sarà che mi accade
Que me bole por dentro,
será que me dá
Che mi agita qui dentro, sarà che mi accade
Que brota à flor da pele, será que me dá
Che sorge a fior di pelle, sarà che mi accade
E que me sobe às faces e me faz corar
E mi viene sulla faccia e mi fa arrossire
E que me salta aos olhos a me atraiçoar
E che mi salta agli occhi e mi fa tradire
E que me aperta o peito e me faz confessar
E che me stringe il petto e mi fa confessare
O que não tem mais jeito de dissimular
Quello che non è più possibile dissimulare
E que nem é direito ninguém recusar
E che neanche è diritto di nessuno rifiutare
E que me faz mendigo, me faz suplicar
E che mi fa mendico, mi fa supplicare
O que não tem medida, nem nunca terá
Che non ha misura, né mai ce l’avrà
O que não tem remédio, nem nunca terá
Che non ha soluzione, né mai ce l'avrà
O que não tem receita.
Che non ha ricetta
O que será que sera'
Que dá dentro da gente e que não devia
Che accade dentro di noi e che non doveva
Que desacata a gente, que é revelia
Che ci insulta, che è ribelle
Que é feito uma aguardente que não sacia
Che è fatto come un’acquavite che non sazia
Que é feito estar doente de uma folia
Che è come essere malato di una pazzia
Que nem dez mandamentos
vão conciliar
Che neanche i dieci comandamenti riusciranno a conciliare
Nem todos os unguentos vão aliviar
Né tutti gli unguenti potranno guarire
Nem todos os quebrantos, toda alquimia
Né tutti i malocchi, né tutta l’alchimia
Que nem todos os santos, será que será
Neanche tutti i santi, sarà che sarà
O que não tem descanso, nem nunca terá
Che non ha riposo, né mai ce l’avrà
O que não tem cansaço, nem nunca terá
Che non ha stanchezza, ne mai ce l’avrà
O que não tem limite.
Che non ha limite
O que será que me dá
Che sarà che mi accade
Que me queima por dentro,
será que me dá
Che mi brucia qui dentro, che sarà che mi accade
Que me perturba o sono, será que me dá
Che mi turba il sonno, sarà che mi accade
Que todos os tremores que vêm agitar
Che tutti i tremori che mi vengono ad agitare
Que todos os ardores me vêm atiçar
Che tutti i calori mi vengono a stimolare
Que todos os suores me vêm encharcar
Che tutti i sudori mi vengono a bagnare
Que todos os meus órgãos estão a clamar
Che tutti i miei organi stanno a reclamare
E uma aflição medonha me faz implorar
E un'afflizione spaventosa mi fa implorare
O que não tem vergonha,
nem nunca terá
Che non ha vergogna, né mai ce l’avrà
O que não tem governo, nem nunca terá
Che non ha governo, né mai ce l’avrà

O que não tem juízo...
Che non ha giudizio....