lunedì, ottobre 26, 2009

ma che Italia è ?

che una va ad un Convegno a Torino, con tanto di Patrocini, dall'Università degli Studi all'Ordine dei Medici passando da quello degli psicologi del Piemonte, toccando la Società Italiana di Pediatria...convegno nel quale hanno avuto il buon gusto di coinvolgere le associazioni LGBT e dove ho potuto vedere una brochure ( con tante informazioni utili) del Settore Pari Opportunità e Politiche di Genere che ha un

" servizio LGBT",

deliberato dalla Giunta Comunale,per il superamento delle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere.

E una, mentre è li, fra pediatri, psicologi e vari operatori del settore, e sente l'antropologo, la biologa, la psicologa, i pediatri, si domanda:

" Ma siamo in Italia? "

Dove sostengono che la parola " disfunzione" per quel che riguarda il genere, dev'essere abolita, e mentre loro parlano, ti senti in Europa, ti senti nel mondo e non nel terzo mondo...

e poi compra il Manifesto, giornale di sinistra e cosa ti trova?

L'infelice vigneta di Vauro:


e, dal Manifesto ci si aspetterebbe ben altro, posto che non è il " Vernacoliere" e ti cade il braccio buono.
Quindi, anche in un giornale come Manifesto?
E poi ci stupiamo che un politico di sinistra, si lasci ricattare da tre carabinieri...
Se questa è l'Italia, come diventa difficile fare coming out, dire, raccontare, semplicemente.
Dominijanni, nello stesso numero sostiene che :
“la vita privata di un uomo politico riverbera sulla sua immagine (e sulla sua sostanza) politica”, l
Ma io mi chiedo, quando la finiranno di esprimersi con i soliti:
" prenderla nel culo, metterglielo in culo?" deridendo pubblicamente la sessualità omosessuale?
Che questo si, ci rimanda ad un atteggiamento non certo privato e non certo privo di valenza politica.
In un paese poi, nel quale un italiano su tre va con i trans, ed è un numero alto, alto, ed è chiaro che ogni donna pensa che quell'UNO non è il proprio marito, il padre, il fratello, il figlio e così via...
Ma che paese è?
Se una va fino a Torino per sentirsi quelle cose che già sa ma che devono ancora e ancora essere dette, dove medici, psicologi , fior fiore di professionisti ci spiegano quello che già sappiamo ma che tanti altri li dentro quelle due sale piene piene ( hanno dovuto aprire un'altra con tanto di schermo gigante) vogliono sapere
" che le tensioni di cui è permeata l'omosessualità sono riconducibili ad una incomprensione della società messa in crisi da un orientamento sessuale considerato incongruo rispetto ad una eterosessualità elevata a modello unico...
che bisogna imparare a vedere le tante variabili in cui omosessualità e transessualità si esprimono e, quindi, la polisemia di termini che soffrono negli abiti troppo ridotti in cui li abbiamo costretti...."
Poi una compra il giornale, si sceglie il Manifesto, che è di sinistra e non si aspetta una vignetta come quella.( ma perchè mai poi, non dovrebbe?)
E capisce che dire che c'è ancora tanta strada da fare è dir nulla,e che, a volte, qui non si vede la fine.
Scusate la pesantezza.

martedì, ottobre 20, 2009

E' questo andare...




Sono stata una giornata intera salendo e scendendo dai treni che, la linea Brescia/Reggio Emilia è terribile...Si fa prima ad andare a piedi.
E ho trovato gli appunti:

Beh...non dovrò più guardare ogni uomo pensando a cosa ci avrebbe trovato lei e a quanto gli sarebbe stata bene accanto.

E questa è cosa buona anche se poco giusta.

Salgo e scendo dai treni alla ricerca della patente perduta e la ritrovo ( la patente) all'ultimo minuto che mancava a mezzogiorno.
Avevo provveduto a perdere anche il treno che mi avrebbe fatta arrivare in orario.

Pensiero liberato, di colpo, dalla galera nella quale viveva imprigionato, senza reato.
E mi distraggo. E perdo anche questo treno. Quello che mi avrebbe fatta arrivare prima di mezzogiorno.
Le prefetture, chiudono, inesorabilmente, allo scadere dell'ultimo minuto.
Ma io ho imparato a bussare.


In quest'ultimo giro di valzer non voglio sbagliare i passi, non voglio pestare delicati piedi e non voglio essere pestata.
Ho troppi calli.
Le relazioni mi opprimono, le persone mi deludono, il corteggiamento mi stanca.
Non è tempo per le passioni umane.

Meglio un figlio che arriva.

Ahi come vorrei poter partorirlo un'altra volta. E far le cose per bene, e non nascondergli per tutto quel tempo quello che non gli ho detto.

E, intanto, riprendo la patente a me tolta e mai tornata.
Per poter portarlo a spasso e imparare che.
Perchè le cose che ci vengono tolte, bisogna andare a riprenderle.

Prima o poi.

E sorrido un pò fra un cambio e l'altro, son ben quattro
per tornare a casa, per chiudere un cerchio, beatamente sola e solitaria e un pò triste per essermi salvata.

Magari adesso la smetto di punirmi e di castigarmi.

Ritiro della macchina a Milano, in un agosto deserto, ritiro della patente a Reggio Emilia, la multa in alta valle,e quelle per pensieri che non dovevano essere ma erano.
e di perdere treni alle stazioni e occhiali sui treni.
E' questo andare, è questo andare...

Mentre c'è chi non ha fatto un passo, non ha mosso un dito.
ho queste scarpe bucate e le mani rovinate dal gelo.

e, mentre tutto sedimenta di nuovo nello spazio del già sedimentato,
accolgo mio figlio,
mi do ammalata,
sto a casa
mentre vado andando.








mercoledì, ottobre 14, 2009

non è servito a niente!


Siamo delusi, siamo stanchi e stanche...l'ultimo mese è stato faticoso. Discussioni interne nel movimento, manifestazioni, discorsi...

Ieri si chiedeva in parlamento una piccola cosa.

Mica il matrimonio,mica gli stessi diritti...Una piccola e ( ormai) scontata cosa.

Molto meno di un compromesso, solo la richiesta di tutela come esseri umani.

Non hanno concesso neanche questo.

Che paese è un paese che mette in atto scelte che alimentano la violenza e la discriminazione?

Con una politica arroccata nei suoi subdoli interessi?

Si chiedeva solo che ci fosse l'aggravante anche per l'omofobia e la trasfobia.

Solo questo.

Come mai l'hanno bocciato il disegno di legge proposto da Paola Concia?

Semplicemente perchè:

inserire semplicemente - secondo la proposta originaria - nella legge Mancino l'orientamento sessuale e l'identita' di genere, avrebbe voluto dire che un sacco di gente doveva stare attenta a quello che va dicendo in giro sugli omosessuali e i trans , Papa compreso, MOIGE, Milithia Christi e riparatori vari!

Cosa fare? Cosa fare? Cosa fare?

Tornare nelle piazze, fra le persone, scrivere lettere di protesta e continuare...

finchè fra unqualche tempo la legge arriverà, perchè deve arrivare ( lo vuole la comunità europea) e sarà ( forse) scritta dalla Carfagna che si farà un sacco di pubblicità.

E chissà che legge sarà ( dio ce ne liberi)

Che tristezza però.