venerdì, febbraio 29, 2008

Vecchi scritti casa nuova


Guardavo fra vecchie cose scritte e forse copiate, perchè alcune frasi , non le riconosco. Probabilmente le ho messe insieme, quelle mie e quelle di altri, per dire qualcosa di diverso da quello che era stato detto.
Forse l'ho già pubblicato questo post?
Madonna, che testa ! Non mi ricordo di ricordare.
Oggi, associazione. Sapete, ormai, di giovedì...
Alessandra mi ha regalato un tappetto, che andrà ,sicuramente ,per terra.
Sotto quel tavolo che, quando ho scritto quello che leggerete , ancora non esisteva.
Sono così stanca che ho fatto il numero di telefono col telecomando della TV e mi sono anche incazzata perchè non c'era linea.Nel vortice che mi travolge ultimamente, ho anche trovato casa, con caminetto e tutto e anche un solaio. Non so come ma so che ce la farò. Quello che non ce la faccio più è aprire, ogni notte, il lettino di mio figlio o tirarlo giù dal mio letto.
Una stanza tutta per lui, una volta almeno nella vita.
C'è anche una stanza separata dalla casa, con tanti vetri. Sarà il mio posto. Già mi vedo aprire la cassetta di legno come un chirurgo aprirebbe un paziente. L'odore di olio di lino e trementina fuggire via inondando la stanza. Chissà se l'autoritratto che mai dipingerò avrà tratti lineari, puliti?
Controllerò i colori - il blu oltremare so già che lo dovrò aprire coi denti .
Passerò il polpastrello sulle punte dei pennelli a saggiarne la ruvidezza.
Per togliere da quel viso l'essenza del carnicino e del giallo di napoli ci vorrà la setola ,chè il sintetico, è troppo morbido, troppo poco adulto.
Lo straccio è l'oggetto che preferisco di tutta questa pantomima.
E, comunque, c'è da pitturare, prima dei quadri, le pareti, che per ora sono giallo/rosse ma dico, come si fa?
Comprare quel tavolo lungo dove ci sarà , finalmente, posto per i due bicchieri davanti ai piatti e magari un altro divano per poter chiacchierare guardandoci in faccia.
Madonna un altro trasloco !
Però ,vedete, si può fare. Sono partita da un niente che piano piano ho riempito di persone e cose chi mi piacciono.
La casa, quando mi ha vista, mi ha detto: " sei mia!" e mi ha conquistata.
Ha quei vetri sulle porte bianche e quei pavimenti antichi che l'umanità insiste a sostituire con dei cotti senza storia.
Ho tanto sperato.E' appena arrivato.

giovedì, febbraio 21, 2008

VENGO



Vengo da una città dove il sindaco, posizionato a sinistra, era imparentato con la famiglia più potente e,se in Sicilia ,si è parente dei potenti il quadro è già fatto.

Ma, comunque, c'è sempre un ladro più ladro e, quindi, ostruzionismo dalla giunta di destra e sindaco destituito.

Avanti il prossimo.

Città senza sindaco.

Città di una regione senza il proprio presidente, e forse è stato meglio perderlo, ma troveranno un altro, parimente degno.

A livello nazionale, senza governo.

La Provincia, quell'ente inutile, da rivotare e riscegliere.

Abbandonati alla loro inedia caratteriale, la cittadinanza da il meglio di se stessa.

Vengo da cene con dei rappresentanti della meridionalità più becera.
Votano tutti UDC. E l'UDC in Sicilia rappresenta la Democrazia Cristiana, con i suoi voti di favore, il clientelismo. Così com'era,è rimasto e rimane.
Che poi, siccome che ho suonato la chitarra,pur di chiudere la tristissima partita a Trivial, li ho conquistati , i beceri, e mi vogliono portare a Salina per le vacanze.
Tutto spesato.
Al che ho detto:

" Grazie, non mi aspettavo altro"

Non hanno capito l'ironia. E figuriamoci.

Vengo da un rigurgito lesbico. Non so se continuare a battagliare tutti i giorni ,con la mia faccia ,con la verità non solo nelle tasche ma nemmeno puntata sul petto come una medaglia , col mio comportamento, i discorsi al vento, il mio numero di telefono e la mia storia messi su un portale , la mia attenzione per i casi di omofobia, il mio impegno per quello che posso e laddove posso nell'aiutare a superare le difficoltà incontrate da altre nel duro percorso verso qualcosa che non sia la comoda facciata di un matrimonio o di una vita nascosta, o
lasciare che sia e che sia quel che sia perchè, diciamolo, alla maggior parte del mondo,e anche di quello lesbico, interessa soltanto una cosa: U PILU!
e mi dispiace dirlo.

E' come un lungo treno, pieno di cadaveri e davanti, sulla locomotiva, sudate e stanche, le solite, a mettere il carbone perchè cammini perchè non si fermi perchè aggiunga chilometri a quelli già guadagnati nella tempesta e contro il vento. Spesso litigano fra di loro e questo non fa che rallentare il viaggio.
Ed io sono un pò stanca.

Vengo da un'esperienza allucinante dove ho sentito i caimani e i lupi affamati mordermi le carni e scuoiarmi la pelle. Si dicono professionisti ma sono solo dei poveracci pronti a mangiare il più debole o a mangiarsi fra di loro al minimo sventolare di una misera somma o di uno specchio per le allodole.

Vengo da una città dove credo ci sia 1 avvocato per ogni 10 abitanti, dove primari e rettori e faccendieri affaccendati sono imparentati fra loro ma anche con giudici e avvocati. Tutti in una grande famiglia e, se fai parte della gente comune ,anche sperare diventa un lusso. Intrallazzi. Un buon 80% di un popolo che si addormenta pensando come fottere il prossimo.

Gerarchicamente, comunquemente, instancabilmente.

Laddove " il prossimo" può essere anche ciò che mi appartiene.
Mentre il restante 20% meriterebbe , almeno un premio di consolazione, per le battaglie che affronta ogni giorno.
Gerarchicamente, comunquemente, istancabilmente.
Sia l'80 che il 20.

Vengo da una resa perchè arrendersi, in certi casi è l'unica strada da fare.

Eppure vengo anche dall'esperienza appagante di sentire accanto gli amici.

Vengo da solitudini aeroportuali dalle quali mi ero quasi scordata.

E poi l'amica dall'adolescenza, etero, con i suoi problemi, così simili ai miei, raccontati ad un tavolino del bar, sotto un sole lombardo.

Venuta su con me per una visita medica. E l'ho accompagnata,le sono stata accanto, come altri hanno fatto con me.

Perchè il favore deve passare e l'energia deve girare, insieme alle palle, che, ogni tanto, a me, lo fanno così vorticosamente, che, se azzardo un piccolo salto, decollo e mi metto a volare.

domenica, febbraio 10, 2008

NO VAT


volevo tanto essere sotto lo striscione anche questa volta ma non sempre si può e, questa volta, non può.
Domani parto per la Sicily per vedere che effetto che fa i miei 4 soldi buttati sul tavolo di quei caimani di avvocati e la mia proposta di pagare il resto in due anni. Come minimo metteranno in scena qualche bella pantomima delle loro.
E va bene...me ne fotto. Io ci provo.
Posso sempre abbassarmi i pantaloni e mostrare il deretano, sorprendendoli.
La my air già mi ha cambiato data e orario di volo ben tre volte.
Ma ci vuole ben altro per farmi incazzare per davvero.
Ciao amiquini. Ci si sente al mio ritorno. Ah...ho ricevuto un sms che diceva così:
"stavo pensando che l'immagine dell'amazzone, donna guerriera, ti calza piuttosto bene, nel mio immaginario.Mi piace pensare che tu stia bene. Ciao Rosi, a presto."
Eh si...l'immaginario, che strana cosa....

martedì, febbraio 05, 2008

sono in vacanza !





Eh no...
abbiamo ottenuto questi due giorni di vacanza.
Eh no...
Oggi alle 8.30 arriva il Davide per il doposcuola. Voglia di studiare saltami addosso!
Cazzarola.
Alle 10.30 attraverso tutta Brescia per andare a scuola di mio figlio ed elemosinare un pò di pietà ,per lui per me per l'umanità, alla prof di italiano.
Minchia. Sbaglio giornata. Riceve di martedì ma non riceve più perchè ci sono gli scrutini. Ma a me, nessuno me l'ha detto.
Dovevo andare dalla Manu a pulire la cucina, visto che lei è a spassarsi da qualche parte.
E allora che faccio? Prendo la tangenziale? No, mi perdo sempre quando prendo la tangenziale in senso contrario. Faccio un pezzo di autostrada che così non mi perdo
Mi perdo.
Ma poi l'ho trovata, la strada.
Su e giù giù e su, per mobiletti, pentole, bicchieri e piatti.
Dopo tre ore di olio di gomito, tutto pulito e lindo ma erano già le cinque del pomeriggio.
Mi sono dimenticata di pranzare.
E ho anche ospiti stasera.
Di corsa compro le cime di rape e le cotolette di pollo che le cucino a modo mio e sono deliziose. Ho comprato anche un succo di arance e l'ho bevuto come fosse acqua miracolosa.
Di corsa a casa che la mia amica di Messina, Graziella, ha pensato bene di venire su con me per una visita medica.
Ma perchè dobbiamo sempre venire su per le visite mediche?
E mi ha chiesto di trovarle un volo. Cerca, telefona, prendi accordi, date, orari e si son fatte le 18.30.
Prepara le cime di rapa e le cotolette e la tavola imbandita per bene chè, altrimenti, non c'è gusto ad avere ospiti. Con le candele e tutto e anche i due bicchieri ciascuno.
La mia collega veniva con la sua amica che vuole sapere da me, come e dove cercare una donna, perchè ha dei dubbi e vuole capire com'è e vuole capire perchè.
Ma io che ne so !
Non è facile...non è, per niente facile. Trovare una persona, QUELLA persona che sta li da qualche parte, aspettando proprio te. Bisogna avere una bella lente d'ingrandimento e tanta fiducia nel destino.
Ma, comunque, sono giovani e mi fanno ridere ed il vino era anche buono ma anche le cime di rapa e anche le cotolette e anche la tavola ha fatto la sua porca figura.
Ora mio figlio, che doveva andare a letto presto, si è trovato un film dei supereroi cinesi o giapponesi e che ne so, ed io sto qui a dirgli:
VAI A LETTO CHE E' TARDIIII E DOMANI PERDI LA SCUOLA !!!!
e lui mi rispondi:
" Ora!"
Ma " l'ora" non arriva mai.
Domani perderà la scuola ed io mi incazzerò lo so, io lo so che m'incazzerò.
Ma domani...è un altro giorno.
Se volete qualcosa da me, sappiate che, la mattinata, è già tutta impegnata.
Eppure, sono in ferie.
Ma quando parliamo dell'amore? E dell'amare? E di quel che resta dell'amore, quel moribondo, che vogliamo, a tutti i costi , salvare?