giovedì, dicembre 31, 2009

Una Arizona per ogni Callie e viceversa











...la sessualità di Callie è una terra di nessuno ma la vediamo invaghirsi della dottoressa Arizona Robbins, primaria di chirurgia pediatrica che, a sua volta è innamorata di lei.
Questa volta si tratta di una esperienza con un lesbica sicura di sé, come lo è Arizona che scopre Callie a piangere nel bagno di un pub, le si avvicina per rassicurarla ed infine la bacia e la loro storia va avanti nonostante la Robbins non si aspettassi che Callie avesse scoperto da poco la sua omosessualità.
Come spesso accade nel mondo omosessuale,la forza di un amore può essere la spinta per affrontare la visibilità e il coming out con i propri genitori.
Callie, che, ormai, non ha problemi a raccontarlo a se stessa e ai propri amici ( viene da un'altra storia con una donna e ha già la sua bell'età e delle idee un pò più chiare ecco) deve però affrontare un difficile braccio di ferro con il padre, un uomo dai

“sani principi morali”, conservatore e molto religioso.
Quando il padre di Callie, Mr. Torres (Hector Elizondo),viene a sapere dell’omosessualità della figlia, cerca in tutti i modi di convincerla a tornare a Miami. Il padre della dottoressa, preoccupato della situazione sentimentale della donna, pensa che farla tornare a casa con i genitori potrebbe esserle di aiuto per ritrovare se stessa (e la sua eterosessualità, ) e tornare a essere felice come un tempo ma Callie si dichiara soddisfatta della sua vita e soprattutto delle sue scelte sentimentali.
Dopo una lite, il padre di Callie decide di diseredarla e tagliarle tutti i fondi e
Callie si trova costretta a lavorare quante più ore possibile in pronto soccorso per guadagnare qualcosa in più.
Proprio questa improvvisa mancanza di soldi di Callie è stata una delle prime problematiche da affrontare, con Arizona, ma è stata risolta velocemente e con tenerezza quando Callie si è decisa a dire cosa c’era che veramente non andava.
La loro storia d’amore dovrà sopportare il ritorno del padre della Dott.ssa Torres a Seattle,determinato a voler ricucire i rapporti con la figlia, dopo averle tagliato i fondi e averla disconosciuta nella scorsa stagione, avendo appreso della sua storia omosessuale.
Nel tentativo di fare ammenda con Callie porterà con sè nientemeno che un prete, credendo che un aiuto “ dall’alto” possa raddrizzare la situazione.
Il signor Torres che riappare per convincere la figlia a tornare a frequentare gli uomini e vorrebbe farlo con l’aiuto del prete rimanendo però fermo sulle sue posizioni mentre inizia a citare dei passi della Bibbia,è, senza dubbio, il colpo di scena del 5° episodio della 6^serie.
La situazione che dovrebbe sembrare drammatica fa quasi sorridere per la modalità in cui succede.
Callie, risponde al padre con altri passi della Bibbia ma, ad un certo punto dice :
“ You can’t pray away the gay!”
prima rispondendo a lui ma dopo, urlandolo, in modo direi liberatorio, come se lo urlasse a se stessa e al mondo, mentre si trova già nel corridoio, creando così lo stupore negli altri membri dello staff dell’ospedale.
Arizona la trova piangente e disperata e, quando Callie si lamenta della reazione del padre, Arizona le spiega che gli deve dare tempo, che per lui è una novità, mentre quando ha presentato la sua prima fidanzata alla sua famiglia, loro erano già preparati perché lei, già da adolescente, aveva lasciato loro dei segnali sulla sua omosessualità, preparandoli.
Sarà il suo intervento, con un discorso al signor Torres a far riavvicinare il padre alla figlia.
Arizona, con molta dolcezza e senza rancore, ricorda al signor Torres che l’importante non è “chi” frequenta sua figlia, ma se è ancora la ragazza che lui conosceva, se ha ancora gli stessi principi e gli stessi valori.
Gli racconta del suo coming out con suo padre, un generale dell’esercito americano e gli conferma il suo amore per sua figlia.
Rassicurato da questo discorso il signor Torres riabbraccia la figlia e le chiede che, almeno, si sposi e gli dia dei nipoti.
Callie gli da delle speranze dicendo che si potrà fare quando sarà il momento giusto.
Per la serie, l’America non è l’Italia ecco.
Magari andassero così tutti i nostri coming out !
Il padre, alla fine di questo incontro molto commovente, la stringe più forte e le dice, sorridendo, che spera solo che lei ( Arizona) non sia vegetariana. Perché lui non avrebbe potuto sopportare anche questo.

Ecco...sto lavorando su un articolo su questa storia e mi sono sentita molto un'Arizona senza Callie, in questo paese così difficile ancora per le Callie ( ma anche per le Arizona ) e mi auguro, per questo nuovo anno che ogni Callie trovi la sua Arizona e che ogni Arizona trovi la sua Callie.
E che l'amore, come dire? Trionfi !

mercoledì, dicembre 23, 2009

Eppure è arrivato



















Qui che aspetto i brasiliani che la turbina si è rotta e sono tornati indietro ma si sono guadagnati una notte e un giorno in un albergo a 5 stelle e un viaggio in classe executive e mi arrivano da Francoforte e non più da Monaco un giorno dopo ed io, se fosse stato ieri non sarei potuta andare a prenderli ma la neve va meglio e, quindi, vado.
Mi sono guadagnata un'andata a Malpensa.
Mi sembra il minimo ai due adorabili.
E sono andata a comprare le catene, non si sa mai, ed erano finite tutte e le catene, si sa, è bene che finiscano ma non quando c'è tutta questa neve in giro ed io devo affrontare un viaggio.
Vado senza catene . Tanto, sono abituata.
Se nevica, abbandono la barca e chi si è visto si è visto.
Intanto vi bacio e vi penso laddove non so com'è ma m'immagino.
Qui va tutto bene.
Ieri a scuola c'era un bel Babbo Natale con renna slitta e tutto. Anche la neve nevava.
Ci sono affondata di mattina presto verso la scuola a controllare che tutto funzionasse.
Va tutto bene.
Così spero anche a voi.
Il braccio ancora ha bisogno di rieducazione ma vedere la bidella Ester allacciarmi gli scarponi con tutto l'amore di questo mondo, quasi quasi, mi fa avere quel pò di pazienza che manca.
Io vado.
Poi torno
Buon Natale ragazzacce e ragazzacci.

martedì, dicembre 15, 2009

qualcosa brucia ancora

...e non è la legna bagnata...
che quella fa solo FUMO !

Vado a cena dalle amiche, spendo si, spendo...ho comprato anche i dolcini.
Vi lascio questa canzone che ho ascoltato alla radio tornando dal dottore del braccio che mi ha proposto un altro ciclo, altri soldi. Allora tanto vale comprare i dolcini.
Va tutto bene.



martedì, dicembre 08, 2009

andando per mostre



Così sono andata a Milano, al Palazzo della Ragione che pensavo fosse il Palazzo delle Regione a vedere una mostra e poi non ho comprato il poster che mi piaceva tanto, con la foto delle donne abbracciate in una tempesta di sabbia. Ma perchè non l'ho comprato? SteveMcCurry, bellissime foto.
Oggi, stanca morta dopo aver portato in giro la collega siciliana che è venuta a trovarmi perchè dice che chi si è voluto bene o si vuole ancora bene non può stare tutto questo tempo senza vedersi,ed è anche vero, ci si abitua anche all'assenza, e allora vai al lago di Garda, vai al lago di Iseo, vai all'Artigiano in Fiera a Milano che, ogni volta, mi dico " mai più...mai più..." e poi ci torno, comprate le marmellate siciliane per spalmare sui formaggi che, neanche in sicilia le trovo, imbarcati lei e il suo compagno, mi dicevo che volevo solo restare a casa, restare a casa, e mi arriva la telefonata delle ragazze, che dio le conservi sempre così, ragazze che si mettono in macchina e cercano belle mostre, e si va a Monza, per la mostra " anni 80" , belle ma poche le opere, da Schifano a Basquiat, ma mi sono ricordata tante cose.
Negli anni 80 io c'ero e avevo l'età di Elis adesso, che era in macchina con me e mi ha raccontato tante cose e anche io a lei.
Mi sono ricordata delle spalline...
Le spalline!!! E chi se le ricordava più? Le spalline attaccate con lo strapp ma io le incastravo sotto la bretella del reggiseno...
e ho comprato un poster di Keith Haring con due omini che spingono il mondo, e lo voglio mettere qui a casa, perchè ho visto io e mio figlio nei bei colori ma anche nel gesto e nelle gocce di sudore.
C'è di nuovo Grey's Anatomy e io e lui ridiamo e piangiamo insieme, ma è di giovedì e devo fare gli equilibrismi per dividermi fra il piacere e il dovere che è anche un piacere ma diverso.
E il braccio non riesce a sollevare il fazzoletto bianco che saluta la nave, qualsiasi nave, di tutte queste navi.
Ma appoggio la valigia per terra e saluto col destro. E fa lo stesso.
Va tutto bene.