mercoledì, gennaio 21, 2009

condomìni o condòmini



Scusate la latitanza ma sto organizzando una cena per sessanta donne, non una di meno non una di più per raccogliere fondi per il Pianeta,perchè non si vive solo di fondi schiena ed il pianeta è sempre un pianeta da salvare.

Quando organizziamo queste cene cerchiamo di riempire la serata di contenuti, visto che le donne arrivano da tutta l'Italia e non si conoscono fra loro. Si cerca, insomma, di fare qualcosa per farci parlare fra noi.

Ho vissuto anni accanto ad una donna che era un condominio. Che già, a luglio del 2007, ve lo raccontavo.

Oh...ma quanto tempo è che ci frequentiamo?

Dicevo, no,che conoscevo tutti i suoi condòmini.

L'asino che raglia, la zoccola del terzo piano, la moglie dell'asino...

Piano piano ho cercato e conosciuto i miei condòmini:

la vecchia supponente, la bambina matta, la lavandaia e il murattore in canottiera bianca, che non compariva sempre ma solo nei momenti di grande intimità.

Voi non lo vedrete mai, ecco !

Voi conoscete molto bene la vecchia e la bambina. La lavandaia la conoscono le mie colleghe, ma la perdonano.

Allora, visto che sono un'esperta, ho inventato questo gioco. Ci sono 18 tipologie di condòmini, ognuna ne deve scegliere 5 che, magari si somigliano agli abitanti del proprio condominio e poi, andiamo a vedere se ci sono affinità fra i sessanta condomini appesi alla parete.

Per esempio, la vecchia supponente non sopportava l'asino che raglia, la bambina se ne fotteva, però adorava la moglie dell'asino. La zoccola del terzo piano ed il muratore in canottiera andavano, invece, molto ma molto d'accordo.

Alcune delle 18 tipologie condominiale sono :

la vampira/ la maestrina/la crocerossina/ wonderwoman/ il guerriero/la suora laica/ la portinaia/ compare Turiddu/il gendarme....

Che abitanti girano nel vostro condominio?

Allora...notizie al volo.

Quando sono in periodi di difficoltà i miei angioletti si mettono a tintinnare i loro campanellini, si trovano e si ritrovano e mi vengono a trovare.

Ho ritrovato l'amico Sergio, come avete letto ma lui, mi ha portato Frederique, che non vedevo da 30 anni. Sta in Mexico, felice e contenta. Continua a fare l'architetto e a dedicarsi all'arte. E si è presa due giorni di malattia per leggere tutte le minchiate che ho scritto sull'web. Tutto ha letto.

Mi scrive in spagnolo mentre Sergio in portoghese e i miei neuroni, già così affaticati ,stanno andando in cortocirciuto.

Mio figlio il grande, quello che non vive con me, oggi compie 27 anni. L'altro ha la febbre.

Mi sono chiesta e mi sono anche risposta perchè mi vado sempre a mettere in situazioni di disequilibri, che poi, io soffro anche di vertigini.

E allora basta basta basta.

Anche se mi è rimasto l'ombrellino che usavo per camminare sul filo, preferisco usare la seggiolina che tanta compagnia mi ha fatto, nelle lunghe attese.

Che l'asino smettesse di ragliare, che arrivasse sua moglie e ci mettissimo a ridere ( ma quanto abbiamo riso insieme !) che il muratore trovasse la porta della zoccola aperta.

E allora si

che era

FESTA !

vado...vado di corsa...ma torno...torno e vi lascio la ricetta dei

CARCIOFI

lunedì, gennaio 05, 2009

i disastri della legna bagnata


Sono tornata !!!!
Ho fatto un lungo giro questa volta, nella nebbia, nella neve nel vento nella mia testa nelle argomentazioni nei letti e nei sorrisi.
E, col navigatore che mi ha regalato mio figlio, fra tutte queste cose mi perdo di meno.
Me l’ha regalato chiedendomi di non portarlo con noi quando siamo insieme perché non vuole che ci tolga la bellezza del perderci.
Nel mezzo della nebbia fitta pensavo alla mia vita, così ricca, così completa e al mio camino, che mi mancava tanto con tutto quel bianco intorno e a quelle volte in cui ho combattuto tutta la giornata con la legna bagnata.
La legna bagnata è una disgrazia.
Te la rifilano per buona anche quella che sta nello spazio senza tettoia nei giorni di pioggia e, quando la accendi , te ne accorgi che sarà dura la lotta.
E ti illudi, alla prima fiammella, di essere riuscita a domarla, prende fuoco ma, subito dopo si spegne e tu soffi e soffri e riempi la casa di cenere e poi metti un pò di carta ma peggiori la situazione e poi metti dei legnetti asciutti di sotto ed il fuoco prende, ma dura poco.
E vai con la diavolina, quella ecologica,che fatica di più ma ti senti a posto con la coscienza. Riprende a bruciare ma poi si spegne.
E tu soffi e soffri e soffi e soffri perchè, con tutto quel fumo, ti vengono le lacrime agli occhi e allora piangi tutto quello che ti eri dimenticata di piangere.
E perdi solo del prezioso tempo.
Ti illude la legna bagnata, travestita da legna asciutta e buona da ardere.
Ho girato tanto, con e per le donne, in quella parte del mio mondo che fa parte di tutto il mio mondo.
Sento spesso, fra le lesbiche, discorsi che ti fanno pensare ad una netta divisione fra mondo lesbico e mondo etero, laddove il mondo lesbico esce sempre perdente.
Pieno di insidie, di promiscuità, di cicli e ricicli e di raccolta molto poco differenziata.
E' una leggenda metropolitana.
O loro non frequentano il cosiddetto “mondo etero “ o sono convinte della veridicità di una leggenda.
Quando mi trovo con le amiche della collega giovane, tutte fra i trenta e trentacinque anni e sento i loro discorsi, mi si drizzano i capelli.
Che la Lara si è fatta il Sandrino ma solo perchè il Sandrino sta con la ex del Baldo dal quale il Baldo è ancora innamorato e quindi, per vendetta lei l'ha data al Sandrino ma che lei il Baldo lo detesta perchè è un poco di buono e per lui ha anche fatto un prestito e poi, dopo una settimana, mi comunica che si sono messi insieme di nuovo perchè lui ha promesso di cambiare . Questo per un migliaio di volte.
E la Elena che ha ripreso a frequentare il suo ex ma lui, con lei,non vuole una storia perchè, come si è visto, non sono compatibili, e si mettono a farsi coccole sul divano e per lei questo basta ed avanza perchè nemmeno lei è molto convinta sulla possibilità di una vita insieme, ma lui le racconta delle sue imprese amorose e lei soffre mentre non vorrebbe soffrire.
E Paola che mi comunica, mentre c'è tutto il gruppo di ragazze, senza che io le chieda nulla " a me mi piace il cazzo!"
E a me che me ne frega???
ma, il giorno dopo, trovandoci da sole, mi dice che gli uomini la deludono continuamente.
E Cristiana che si è lasciata col marito perchè lui le ha detto che non prova più attrazione per lei ma lui spesso torna a casa e una scopata se la fanno e lei si accontenta ma ci racconta, orgogliosa, di essere uscita una sera con un amico sposato che ha fatto un sacco di storie prima di saltarle addosso come una " femminuccia", tanto che lei gli ha detto:
" te lo faccio subito il pompino? "
E lo faaaaaa, perchè così, dice lei, lo tratta da oggetto come lui voleva fare con lei.E che lui poi piange perchè è la prima volta che tradisce la moglie e che è meglio che resti soltanto un pompino perchè quello non è tradire mentre una sana scopata si.
Cose così.
E Silvia che se la fa con il Fausto ma lui la cerca solo quando vuole un pò di sesso o sentirsi a casa mentre non la coinvolge mai nella sua vita e non ha nessun progetto di vita con lei e lei piangeee e piangeee e vive in continua crisi....
Tutte in analisi, fra l'altro.
Tanto che io, sconfortata, spesso consiglio loro di passare alle donne e loro mi rispondono:
" Magari! Magari Rosi,sentirci attratte dalle donne, però, nella vita non si sa mai..."
Secondo me, è, prima di tutto, un modo di vivere l'amore e le cose dell'amore al femminile e al maschile e poi c'è il problema della legna asciutta o bagnata.
Che se troviamo quella bella legna asciutta, che, appena le metti sotto la diavolina, la legna va e ti riscalda, onestamente, per tutto un giorno e una notte ma, anche per tutta la vita, se la sostituisci con altra legna asciutta, se mantieni il fuoco vivo.
Insomma, il fuoco che fa la legna asciutta prende subito e non ti delude. Basta che ti impegni a mantenerlo vivo.
Ma intestardirsi a bruciare la legna bagnata ti può dare l'illusione del fuoco, quella fiammella che si accende appena soffi o trovi qualsiasi artefizio per farla bruciare e che poi, inesorabilmente, si spegne. E tu cerchi di riaccenderla e, per un pò, ce la fai ma poi si spegne ed è una lotta continua, finchè non ti resta che qualche tizzone bruciacchiato e tanta, ma tanta cenere in tutta la casa e nei capelli.
No.
Nella nebbia e contro il vento,ho tanto ragionato sull'argomento e sono sicura che non si tratti di mondi diversi, che poi, per me, il mondo è tutto un mondo.
E’ questione di scegliere bene la legna.