mercoledì, marzo 24, 2010

Volevo scrivere un post nuovo


su quello che sta accadendo con la Corte Costituzionale sui matrimoni gay


e sugli argomenti che tratteremo domani in radio, Sylvia Beach e Adrienne Monnier per la rubrica " La storia siamo anche noi"
e poi su Margherite Yourcenar perchè, con l'altra rubrica "L'alfabetizzazione "
siamo arrivate alle Y
e che grandi donne però...


e su " Rai per una notte" di domani


e sulla manifestazione per l'Acqua Pubblica a Roma

e sul film Mine Vaganti che non mi è piaciuto e, paradossalmente, mi sono trovata a litigare con la collega giovane che lo difendeva
" E però Sara, era un polpettone! E poi troppo retorico"
" E però Rosi non capisci niente! Quel tipo di retorica ci vuole in questo paese!"


e che, finito di fumare, siamo rientrate amiche come prima.


e delle trasmissioni televisive mediasettiane becere e a trabocchetto dove ci invitano promettendo civiltà e poi finisce in solita lite ma io mi chiedo perchè ci andiamo?

e che la Manu sta pagando il viaggio per una rappresentante del movimento lgbt dell'Uganda e li si rischia molto di più ( anche con la vita) e che noi stiamo raccogliendo i fondi perchè lei non paghi tutte le spese


e che stiamo preparando un ciclo di conferenze per l'Italia

e che la Manu vuole andare un anno a fare volontariato in Uganda perchè dice che sta per compiere 40 anni e o lo fa adesso o mai più e già ha ottenuto la sospensione dal lavoro per il suo anno sabbatico


e che ancora lo deve dire a sua mamma che le verrà un infarto

e che siccome a Brescia sta arrivando Nicolosi, quello delle " terapie riparative" noi stiamo organizzando o tentando di organizzare un seminario all'Università con egregi psicologi che così si fa controinformazione e, mentre puntiamo tanto in alto ci stupiamo nel vedere che si può fare.

e che il quotidiano " Libero", dopo sette anni e lunghe udienze al tribunale di Monza deve risarcire il Circolo Pink di Verona per aver insinuato che il Circolo aveva " un occhio di riguardo per i pedofili"


e che Il Circolo Pink saluta con soddisfazione il risultato raggiunto, importante
dal punto di vista economico per la sopravvivenza dell'associazione ma
soprattutto dal punto di vista simbolico e politico perchè nessuno potrà più permettersi di accostare impunemente le associazioni o le
persone glbt all'odioso comportamento, che è anche un reato,
denominato pedofilia

e che il braccio ancora non funziona al 100 per 100 e che continuo a farmi maltrattare ma loro dicono che lo metteremo a posto mentre io penso che me lo romperanno prima o poi

e che domani ci rivado ma fa male e non ho voglia ma ci vado ecco.

Ma si è fatto tardi e non riesco a scriverlo il post. Però è tutto nella mia testa.

Si fa qualcosa...si cerca di fare qualcosa...

Come faceva la canzone?

IS MY LIFEEEEEEEEEE



mercoledì, marzo 10, 2010

7 marzo 2010


Ci arriva questo invito, da un'associazione culturale di un paesino sperduto della Val Camonica, chiamato Angolo Terme, e così Piera e Marta, per il Pianeta Viola, hanno proposto ai ragazzi un workshop dal titolo :
" Ciao Maschio", sull'identità di genere.
L'workshop faceva parte dell'iniziativa " Potere e gabbie delle identità"
un percorso di riflessione ed azione su identità di genere, violenza sulle
donne, machismo.

La data del 7 marzo non era casuale.

Le ragazze avevano chiesto di poter lavorare in un gruppo non troppo numeroso e alla fine si sono trovate 13 uomini dai 25 ai ... 65 - all'ultimo si e' infatti
aggiunto un ex professore in pensione che ha chiesto di partecipare perche'
fa parte di un gruppo che lavora sugli archetipi del femminile e del
maschile.
I risultati sono stati al di sopra delle aspettative; erano uomini che avevano deciso comunque di mettersi in gioco e
lo hanno fatto davvero.

Uomini della Val Camonica, capite?

E' come una piccola speranza.

Io non c'ero perchè passeggiavo nei campi ( discese ardite e risalite) ma sapevo un pò come si svolgeva il laboratorio. Sapevo che, verso la fine c'era una domanda delicata:

-ti ricordi quando ti hanno detto: - questa cosa non si fa perche' e' da
femmina.


La maggioranza ha risposto
*piangere* e in subordine: giocare con le bambine.

Uno ha confessato di aver ricominciato a piangere da pochi mesi.

Ancora una volta possiamo toccare con mano cosa significa violenza di genere
e il fatto che le vittime non siano sempre solo le bambine e le donne.

Quando una persona viene privata della possibilita' di esternare
le proprie emozioni non puo' che risultarne menomata e impoverita.

E' una persona violentata.

In questo periodo ottomarziano, pieno di auguri e di mimose mi viene da pensare se ha senso continuare a interrogarci sulla violenza sulle donne da parte degli uomini se non la accompagniamo a una riflessione seria sul fatto che un' '*educazione*
fondata sulla repressione di emozioni ed empatia non puo' che portare a
certi esiti?


All'work shop è seguita la presentazione del libro
" Stato di Famiglia.
Donne maltrattate di fronte alle istituzioni "
Era presente l'autrice Daniela Danna ( un'altra lesbica lungo la valle ) e poi c'è
stata la proiezione del documentario " Il corpo delle donne ".
Tante persone, veramente ammirevoli per lo sforzo e per la sferzata di
modernità che ci sembrava di essere a Bologna, per i temi trattati e per la
partecipazione.
Il tutto nei locali della scuola media ma mi sembrava di essere
all'Università.
L'associazione si chiama Angolazioni.
Al dibattito sul libro c'erano persone di tutte le età ; persone semplici, montanari ecco.
Ma che brave persone ancora in Italia.
Dobiamo continuare a fare tutto il possibile per salvarci.