martedì, maggio 25, 2010



Buon pomeriggio.
Io corro.
Era la colonna sonora di un film chiamato " Cuori nel Deserto", che,mi ricordo...
Così come mi ricordo esattamente com'ero vestita e cosa facevo quando hanno ucciso Kennedy, Falcone e Borsellino,l'attentato delle due Torri...
Ero sul divano, il marito russava, i figli dormivano sereni, i piatti erano lavati, la cucina in ordine.
Io godevo quello che credevo uno dei pochi diritti.
Un pò di zapping libero, sola sul divano e ho percepito.
Immediatamente ho abbassato il volume e ho sentito il cuore che batteva forte, come se mi avessero trovato con la marmellata rubata in mano.
Cosa facevate voi, quando è morto Kennedy?
E Falcone? Borsellino?
Io mi ricordo.
Sono quelle cose che restano indelebili.
E corro...

mercoledì, maggio 19, 2010

sempre per sempre



Sto leggendo un libro che mi sta piacendo molto, ma molto proprio:
IL PIROSCAFO OLANDESE
di VALERIA VIGANO'
Feltrinelli



e, leggendo un pezzo mi sono commossa, così come mi sono commossa ieri, sentendo questa canzone di De Gregori, cantata dalla Mannoia.
Ve lo copio, oh voi,
per capire come la penso riguardo al " per sempre".
Magari sarò l'ultima romantica o magari no. Però è così e non mi è riuscito, così come alla protagonista che va a trovare Olli, una vecchia signora che le aveva confessato la sua storia di 25 anni con Amanda:

In realtà Amanda era diventato un paradigma, una metafora. E l'amore che l'aveva legata a Olli, un presagio mai avverato per me. Fin da piccola sentivo la forza dei legami e quando ho potuto iniziare a domandarmi cosa mai fosse l'amore degli adulti, ciò per cui vivevano insieme una vita e generavano figli, la risposta era la durata.
Ignoravo l'andamento dei sentimenti, la loro altalena, lo scemare, il rinnovarsi per qualcun altro. Ma anche quando anni dopo è venuto il momento di aprire gli occhi e fare ordine nella realtà e accorgersi dei sotterfugi, dei tradimenti, delle menzogne e delle finzioni che i miei genitori, al pari di molti altri, mettevano in atto nella bella e inevitabile messinscena del matrimonio, avevo questo chiodo fisso della durata. E non perchè volessi vendicare le rovine familiari, ma semplicemente perchè lo volevo. Volevo che l'amore fosse un lunghissimo arco di vita insieme, ero predisposta e anche preparata, sapevo che sarei stata capace di non provare nè generare noia. Me lo sentivo a diciotto anni e poi a trenta e ancora oggi questo stupido vizio di forma rifiutava l'inevitabile conclusione di ogni storia.

martedì, maggio 18, 2010

la luna stasera


L'avete vista?
Ma era calante o crescente ?
Io in bici, nella notte. Di ritorno da una riunione politica nella quale ho visto quei vecchi politicanti di sinistra, tutta rappresentata, litigare per una cosa da niente o da molto, dipende mentre
io
sognavo
la frutta
che avevo sbucciato:
ananas melone e fragole, tutto in un recipiente di vetro ad aspettarmi.
Nel vecchio frigo.
Sempre se mio figlio non fosse arrivato per primo nella corsa verso la frutta del vecchio frigo.
La ciclabile di notte è come un regalo e la luna che sembrava un ciglio.
Ma, l'avete vista la luna stasera?
Pedalare, pedalare rosi.
Senza fanale.
La ciclabile è lunga e, accanto, c'è un gran prato e, oltre il prato, la linea grigia delle montagne, sotto la luna.
Poi la giostra ed il giostraio e la roulotte del giostraio ed il faro che illumina tutto.
Prato giostra roulotte del giostraio.
Sulle sedioline a girare vorticosamente, non c'era nessuno.
Per i giovani qui del paesello è un bel divertimento.
Mio figlio, invece, magari sta mangiando la mia frutta.
Poi, cercando la foto da mettere nel post, sono finita in un blog che diceva cosa seminare con la luna calante e ho letto tutto, ma non sapevo se era calante o crescente ma che importa tanto non avrei seminato, quindi mi sono alzata e ho preso il mio recipiente di frutta.
Mancavano le fragole chè lui ne è goloso ma a me non fanno impazzire, quindi, vado con l'aspro dell'ananas e il dolce del melone e trovo che sia una fortuna.
La luna, la ciclabile, la giostra deserta, l'ombra delle montagne, il pedalare che mi porta a casa questa amarezza per le miserie della politica, l'aspro dell'ananas, il dolce del melone, le fragole che si è mangiato mio figlio.
E domani vado a vedere la Mannoia e dopodomani, forse, mi arriva il frigo.
Un frigo nuovo di quelli che mio figlio dice " mamma è un frigo da ricchi".
Pedalare rosi pedalare, sotto la luna, sopra la ciclabile, dentro questa vita.

sabato, maggio 15, 2010

Giornata Mondiale contro l'Omofobia







Il 17 maggio 2010 si celebra la sesta giornata mondiale contro l’omofobia.
La data ricorda il 17 maggio 1990 quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rimosso anche l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali.


Siamo in piazza !

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Alba, Aosta, Arona, Bari, Bergamo, Bologna, Bolzano, Brescia, Cannara, Carrara, Casalmaggiore, Collestrada, Crema, Cremona, Cuneo, Firenze, Fossano, La Spezia, Livorno, Mantova, Messina, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Pavia, Perugia, Pesaro, Pistoia, Pordenone, Ravenna, Rimini, Roma, Rovigo, Saluzzo, Savigliano, Siracusa, Torino, Torre Del Lago, Trento, Treviso, Trieste, Udine, Verbania, Verona



In maniera pacifica, colorata e chiassosa.
Siamo in piazza
perchè l'omofobia la si subisce ogni giorno, anche nei piccoli gesti della vita quotidiana.
Siamo in piazza in compagnia.
Con i nostri amici e amiche, con la società civile.
Siamo in piazza, come sempre.

Per alcuni e alcune di noi, come ogni giorno.


"La ragione dell'odio è la paura.
Pensiamo ad una minoranza che possa passare inosservata. Esistono
minoranze di ogni sorta: i biondi per esempio, o le persone con le
lentiggini.
Ma una minoranza è considerata tale solo quando costituisce una
qualche minaccia per la maggioranza - minaccia reale o immaginaria. Ed
è lì che si annida la paura.
E se questa minoranza in qualche modo è invisibile allora la paura è
maggiore, e quella paura è la ragione per cui le minoranze vengono
perseguitate.
La ragione è nella paura. Le minoranze non sono che persone, persone come noi".

Tom Ford in "A single man".

giovedì, maggio 13, 2010

Terapie riparative a Brescia: notizie dal fronte





ieri sera la riunione dell'Ordine degli Psicologi
della Lombardia
riguardo alla questione Nicolosi :


alla riunione erano invitati anche il Dott. Ricci (quello di Nodi
Freudiani che presenta al convegno di Nicolosi il libro dello stesso)
e il Dott. Rigliano.
C'erano poi 14 consiglieri dell'ordine e

40 "ospiti" psicologi che potevano assistere.
Hanno ascoltato le ragioni di Ricci per 15 minuti.

Lui sostiene che la parola "riparare" sia stata tradotta male dall'inglese e che significa
altro, rispetto a quello che è in italiano.
Poi c'è stata una breva discussione e hanno votato per uscire con un
comunicato sul sito e nella mailing list degli psicologi per
condannare le terapie riparative e il pensiero di Nicolosi.
10 su 14 si son detti a favore.
Tra i contrari c'è il Dott. Molinari (docente della Cattolica ed ex
presidente dell'Ordine degli Psicologi della Lombardia) e 3 suoi
compari.
L'Ordine Nazionale del Lazio, della Toscana e della
Campania si sono già espressi contro le terapie riparative.

Un successo!

Le azioni di dissenso che un libero e una libera cittadina possono fare ?





1) MANIFESTARE DAVANTI ALLA SEDE DEL CONVEGNO (President Hotel Via Martiri della Libertà 72 - 25030 Roncadelle (Bs),

2) SOMMERGERE DI MAIL TUTTI GLI ORDINI REGIONALI DEGLI PSICOLOGI perché prendano una posizione netta contro tali teorie

3) FIRMARE LE PETIZIONI ON LINE:- Petizione per chiedere a Report e a Presa diretta di promuovere un'inchiesta giornalistica sulle terapie riparative

Petizione "nessuno ci può riparare" contro le Terapie Riparative su iniziativa della dott. Paola Biondi

4) IL 26 MAGGIO PARTECIPARE ALL'INCONTRO CON KASHA, presidente di un’associazione lesbica Ugandese, per sentire cosa sta succedendo in UGANDA e per sapere cosa possiamo fare noi.Tra i promotori del disegno di legge, in discussione in queste settimane in Uganda, che si propone di "eradicare" l'omosessualità introducendo misure repressive pesantissime, tra cui la pena di morte, ci sono anche gli evangelici, gruppo di fede cristiana che ha abbracciato completamente le teorie di J. Nicolosi

martedì, maggio 11, 2010

a proposito del post "di sotto"

Tra i patrocini del convegno internazionale su come guarire dall'omosessualità - usati tra l'altro
in modo errato perche' solo le istituzioni possono darlo - ci sono tutti
movimenti e associazioni cattoliche legate a CL ma
tra i co-relatori c'e' pero' un certo G. Ricci terapeuta che fa parte di
*nodi freudiani* un'associazione lacaniana.
Visto che l'ordine degli psicologi della lombardiasi riunirà in consiglio il 12
proprio per prendere posizione sulle teorie riparative, e che hanno invitato in
qualita' di esperto Paolo Rigliano che tra l'altro ha curato su "Gay e
lesbiche in psicoterapia" un saggio voluminoso ed esaustivo proprio su
queste teorie, perchè non iniziare bombardando con mail di protesta l'associazione
:


nodi_freudiani@libero.it

Se potete, fate un copiaincolla , firmate e inviate anche voi.
E diffondete, se potete.

La mia ( e di tanti e tante altre) è questa:

Ho saputo della partecipazione, in veste di co-relatore di un vostro
associato, il dott.G. Ricci , al convegno "Identita' e Liberta' " che si
terra' a Brescia il 21 e 22 maggio e che avra' come protagonista il dott.
Joseph Nicolosi, massimo esponente delle cosiddette "teorie riparative" , da
cui la comunita' scientifica da tempo ha preso le distanze in quanto lesive
della dignita' delle persone omosessuali.

Avallare, anche solo con la propria presenza, posizioni che non hanno alcun
fondamento, se non un intento persecutorio e distruttivo, da parte di un
professionista psicoterapeuta, assume il carattare di una colpevole
complicita'.

Chiedo pertanto alla Vostra Associazione, che vede in Lacan il proprio
ispiratore, di prendere pubblicamente le distanze da tali posizioni.

Confidando in una vostra sollecita presa di posizione

porgo distinti saluti

lunedì, maggio 10, 2010

scusate lo sfogo

ma, ci sono quelle volte in cui...

ATTENZIONE ATTENZIONE:

Giorno 21 e 22 maggio, a Roncadelle ( Brescia ) ci sarà un convegno importantissimo con un relatore famoso, tale Joseph Nicolosi, strenuo promotore delle terapie riparative per guarire gay e lesbiche dall'omosessualità.
Grosso, grossissimo evento.
Organizzato fra altri dal
" Gruppo Lot" di Luca di Tolve alla cui storia sembra si sarebbe ispirato Povia per " Luca era gay".

VERGOGNA !

Ma finchè è il gruppo Lot, il solito Joseph Nicolosi, il povero Luca che non era etero, si capisce di chi stiamo parlando. Cadono le braccia quando leggiamo nell'elenco dei relatori e delle associazioni che organizzano o patrocinano l'evento :
- "Medici Cattolici Brescia" o
"Medicina & Persona" che si dichiara "libera Associazione fra Operatori Sanitari".

Professionisti che dovrebbero attenersi alle linee guida dettate dall'OMS.
Non si cura non si cura non si cura non si cura perchè:

NON E' UNA MALATTIA

Medici e sanitari, dunque, professionisti che dovrebbero attenersi alle linee guida ufficiali dettate dall'OMS, al Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali e ai codici etici degli ordini professionali.

Noi rispondiamo così :

Pianeta Viola, in collaborazione con Amnesty International e Arci, organizza
un incontro con Kasha Jaqueline Nabagesera, presidente del gruppo lgbt:


" Freedom And Roan Uganda "


Giorno 26 maggio, quindi, riempiamo

Sala Buozzi
alle ore 20:30 - Brescia

anche per dare una risposta a chi, ancora cerca di " guarirci".

La presenza di Kasha in Italia ci da anche l'occasione di realizzare una
rete di solidarietà, alla quale parteciperanno altre città, ( Modena/Verona/Torino/Milano/Roma) a sostegno di
chi lotta in un paese dove, proprio in queste settimane si sta discutendo un
disegno di legge che si propone di " eradicare" l'omosessualità attraverso
l'introduzione di misure repressive pesantissime tra cui la pena di morte.
Noi non ci facciamo " guarire " e non permettiamo che nessuno più cerchi
di imprigionare ed uccidere gli omosessuali.

Ecco !





venerdì, maggio 07, 2010

uno spot contro il silenzio

Vado a Roma.
Altri tipi di violenza...Forse contro se stesse.
Torno lunedì.




lunedì, maggio 03, 2010

Volere è potere

Dopo varie ipotesi sul "luogo" più adatto ad un picnic per il mio
compleanno...
Piera , che viene chiamata " la zarina", (indovinate voi perchè ), come quella che gode fra litiganti, ha deciso per un posto
bellissimo vicino ad un fiume.
C'era solo un piccolo particolare ( dolorosissimo per me) :
la promessa di essere sul posto alle 8:00 !
Con una notte bianca la sera prima a Brescia ma si può?
Era necessario.E quando è necessario...
Ed Elisa si è prestata a darci man forte nell'impresa.

Anche se sosteneva che il tempo non avrebbe retto.
E' una pessimista.
Io rispondevo che ci sarebbe stato il sole.
Dovevamo essere li alle otto prima dell'arrivo dei russi, diceva Piera.
Ed io pensavo fosse un modo di dire, tipo
" mammaliturchi " o " il passaggio dei barbari".
Ed invece no.

Alle 8.00 del mattino di questo 1 maggio in un parco
grandissimo dove non c'era nessuno, c'erano i Russi.
Erano proprio russi i Russi !
I quali però avevano già occupato tutti i tavoli disponibili lungo 10 km ed
erano sistemati come se fossero stati li da una vita, con tutta
l'attrezzatura necessaria per una lunga, lunghissima permanenza.
E allora cosa fare?
Ci restava solo la triste opzione di occupare il posto vicino al barbecue, praticamente una striscia,
visto che avevamo, fra tante cibarie, anche 30 salsicce da consumare e circa
30 persone da aspettare.
Mentre Elisa sosteneva che siccome che il prato era bagnato non potevamo
allargare le coperte e che il tempo non avrebbe retto.

Ma io sapevo ci sarebbe stato il sole.
Come fare ad occupare il posto?
Con il nostro corpo???
Nel panico ho detto a Piera, impeccabile con la sua borsa bianca sotto il
braccio,non un filo di capello fuori posto, che sarei andata con Elisa a cercare qualcosa in macchina.
"Non ti azzardare a lasciarmi sola con i
Russi !!!"
Anche perchè, alle otto del mattino erano già alla seconda cassa di birra ed erano come in procinto di intonare Kalinka
ma, principalmente, non riconoscevano l'autorità di una zarina.

Sono andate loro mentre io ho preso la "postazione barbecue" pronta a
difenderla con la vita, se solo fosse stato necessario.
Mentre cercavamo di difendere il territorio occupato con la sola nostra
presenza e senza armi, mentre Elisa sosteneva che il tempo non avrebbe retto ed io che ci sarebbe stato il sole, e Piera chiamava Patrizia per risolvere la triste faccenda, sono arrivati dei palestinesi ad occupare la loro
striscia di Gaza fra noi e i russi e abbiamo iniziato a contrattare l'uso
del barbecue, che stava proprio in mezzo al territorio occupato da noi ma senza linea di combattimento.
Durante le trattative, Piera si è informata se avessero dei bambini,
spiegando che siamo delle maestre e che, sarebbe stato terribile, per noi,
sopportarli.
Il palestinese ci ha prontamente permesso di picchiarli, e così ci siamo
tranquillizzate e abbiamo ceduto loro il secondo turno di barbecue.
Prontamente è arrivata Patrizia, quella donna che riesce sempre a fare la cosa giusta, con un carrellino di quelli che servono per trasportare frigoriferi, portando tutto quello che
aveva raccattato ( sedie, lettini da spiaggia, teli...) che abbiamo
allargato sul prato, come fossero bandiere ,a delineare il territorio, finalmente, nostro.
Come avremmo fatto a vincere la battaglia senza armi ?
E il tavolo?
Non si poteva festeggiare il compleanno così come avevamo pianificato senza un tavolo degno di questo nome.

Patrizia che è comunista e molto montanara sosteneva che ci si poteva arrangiare benissimo per terra mentre Elisa sosteneva che il tempo non avrebbe retto ed io, invece, che ci sarebbe stato il sole.
Abbiamo chiamato Cristina e Marta che, sicuramente dormivano ancora e cercato di
ottenere ( con tutti i ricatti psicologici possibili) la promessa che
sarebbero andate alla sede del Pianeta a prendere il nostro tavolo da picnic perchè non viviamo solo di politica e ci piace anche un pò di attività bucolica.
E non c'è stata scusa ( l'allarme, la macchina piccola, il peso) che abbia
retto, contro l'esigenza di un tavolo.
Anche le ragazze iniziavano ad arrivare ed era bello, per me, sentirmi quel
filo non proprio invisibile che le univa.
Le amiche, la lista, il pianeta, le colleghe...
Con il carrellino di Patrizia che scendeva e saliva portando vettovaglie e,
finalmente,:
il tavolo !
Ma poi sono arrivati altri Russi e la signora mi ha quasi aggredita, nella
lotta per il barbecue, sostendo fosse di tutti.
E, se nell'esercito c'è una comunista come Patrizia, non si può pretendere
di tenersi il bottino di guerra.
" Cedi il posto Rosi e non fare polemiche inutili !"

E quindi, riprendi le trattative per i turni, fra noi, i Palestinesi e i
nuovi Russi, che adesso, insieme ai vecchi che stavano sul posto forse già
dal giorno prima, erano in maggioranza.
Un altro pò e ci scoppiava la terza guerra mondiale.
Poi è accaduto il miracolo.
Queste circa 30 lesbiche che eravamo, le signore palestinesi che sono
arrivate, intabarrate nei loro cappotti, i loro mariti e i loro bambini
( che avevamo licenza di uccidere ma non è stato necessario) e i signori
russi con le loro signore, ci siamo scambiati sorrisi e cibi tipici e vino.
Andando nelle rispettive postazioni, scambiandoci salsicce , fette di torta
e ricette.
Era ben chiaro per loro che quelle signore ( noi) all'angolo destro del
campo di battaglia fossero lesbiche perchè oltre al cartello ben in vista
sul famoso tavolo con su scritto
" Lesbo Catering Le Giulive"
c'erano le ragazze fresche di innamoramento,
come l'Elisa e la sua nuova fiamma, che, visto che il tempo aveva retto e c'era anche un bel sole, non si risparmiavano tenere carezze, baci
e abbracci, molto pubblici, li su quel prato faticosamente conquistato e che ci sembrava e in quel momento lo era: nostro !

Eppure ci hanno stretto la mano andandosene, russi e palestinesi, e ci siamo
dati appuntamento per il prossimo 1 maggio.
Volere non sempre è potere ma, se ci impegnamo, a volte riusciamo a
realizzarlo.