mercoledì, ottobre 31, 2007

andando

il carroattrezzi è arrivato, la macchina è stata portata, la chiave era pronta, sentivo odore di rogna. Ed infatti! Dice che non è la chiave ( la quale mi costa 70 euro senza fungere) ma lo spinterogeno e ci devo aggiungere altri 4 zeri. Per ora lascio i problemi la dove stanno e, se trenitalia si convince a ricevere il pagamento, faccio il biglietto e, domani mattina presto, vado. Se non lo faccio on line perdo il treno chè la fila qui a Brescia è sempre infinita ed io devo anche prendere il pullman. Fioroni vale tutto ciò? E se poi cade il governo? Dove me li metto gli aggiornamenti ?
Vi lascio senza foto e senza fazzoletti bianchi svolazzanti ma con la battuta di Bucchi su Repubblica con la sua finestra sul cortile, alla luce del forte richiamo fatto dal papa pure ai farmacisti cattolici perché rifiutino di dare farmaci per aborto ed eutanasia :

..."Riguardo alla omosessualità obiezione di coscienza ai venditori di letti"...

martedì, ottobre 30, 2007

POST IT


RICORDARE : DOMANI ARRIVA IL CARROATTREZZI !

Il popolo dei pullman


La macchina è ancora rotta e mi ritrovo sopra ogni mezzo. Ho notato che, sul pullman, c'è una popolazione :
il popolo dei pullman.
Per niente in via di estinzione, con quello che costa la benzina.

Ognuno crea la propria isola dentro il pullman. Hai un sedile e quindi uno spazio, una stanza, un posto. Tutti col cellulare a fare le proprie conversazioni senza nessun pudore. Tanto, si sentono a casa.

Una babele di lingue e di storie raccontate. E così, fra tante storie, come sintonizzando la mia radio ,la capto.

Gli dice che deve tornare in Italia, gli chiede, con voce strozzata ,se si è sposato la dov'è, gli dice che gli deve parlare seriamente e che lei non ce la fa più. Piange. Stacca. Richiama. Gli dice, con un filo di voce:

" Io sto soffrendo troppo" e richiude.

Questa sua sofferenza mi si è poggiata, sulla spalla destra, come una carogna e mi ha accompagnata per tutti i due i treni e la metropolitana che prendo.

Nemmeno il sorriso della Dani chè, appena aperta la porta le ho detto:

" Ma posso io portare la sofferenza degli altri sempre a passeggio?"

venerdì, ottobre 26, 2007

Biscotti alla Maria




che questa mattina, appena sveglia mi sono detta:


Cazzo!
SANDRO MI HA ATTACCATO IL RAFFREDDORE !

Ma bisognava andare, riunione da preparare e impronte per terra da far trovare domani ai bambini, in modo che facciano ipotesi, già così piccoli e noi li obblighiamo a pensare.


E poi c'era la radio e la serata di accoglienza, come tutti i giovedì, e, nonostante abbiano cambiato il giorno di Grey's ( bastardi ), un impegno è un impegno e bisogna andare.


Ma ho la macchina rotta e sono ancora sulla ricerca di mercato di qualche carro attrezzi che non mi costi quello che non posso pagare.


Così chiedo uno strappo alla collega new age.


" Passiamo da casa e poi ti accompagno in radio."


Bene! Un pullman in meno e una rogna risparmiata, qualcosa da non affrontare.


Mostrandomi la casa, ho visto nella futura stanza dei bambini una strana serie di piantine e un odore che ho riconosciuto.







E' quello che penso io?


Si, è quello che pensi tu. Sai, non faccio più uso ma ogni tanto preparo del burro.


Burro?


Si, lo vuoi un biscotto?








Ah Rosi Rosi, ma quando imparerai che non tutto, in questo mondo, è da assaggiare?


Ma un biscotto, ditemi, quanto male può fare ?


E ne ho assaggiato un piccolo pezzo, che così, se mi fa male, mi fa male a metà. Il restante l'ho lasciato in borsa e poi, l'ho offerto a Costanza, al bar, insieme a un caffè e ho azzardato un altro pezzettino, solo per vedere che effetto che fa. Pensando al mezzo gaudio e facendomi scudo del mal comune.





" Ma sei fuori come un balcone??? Ma che dici? Ma che hai? "





Mi chiedevano, fra una notizia da commentare e l'altra nel bel mezzo di un brano musicale.Ecco l'effetto che fa! Chiamatemi pure " citofono", da quanto mi sento fuori.


Insomma, mi sono fatta accompagnare. Tornata prima a casa per la febbre, il malessere e l'amore per Grey,motivo ultimo ma non ultimo per importanza, ho divorato, nell'ordine:


8 fettte di salame;


un piatto di gnocchetti allo speck con burro e parmigiano;


una fetta di tacchino in umido avanzato dalla mensa;

un panino;


un piattone di insalata e


un biscotto, ma dei miei, di quelli che tengo per casa, di origine molto controllata.


Dicono che la Maria faccia aumentare la fame, e questo, oggi l'ho anche appurato, ma la febbre ?
Eh no che non la fa passare.
Peccato! Domani devo lavorare.








mercoledì, ottobre 24, 2007

passaparola


Potrei parlare di questo e potrei commentare il punto di vista di Beppe Ramina:
"ho appena visto su repubblica.it la foto del manifesto della campagna della regione toscana. la scritta è: "l'orientamento sessuale non è una scelta". a me indigna. è esattamente la riproposizione delle teorie sulla differenza genetica. ho ancora nelle orecchie i buuu a fassino al congresso nazionale di arcigay di quest'anno quando - secondo me correttamente - ha parlato di "scelta omosessuale". parlare - e rivendicare - una "non scelta", al di là della questione genetica, è comunque terribilmente ambiguo. se potessi scegliere, lascia intendere, non sarei omosessuale. non ho scelto, lascia intendere, dunque compatitemi. è una non assunzione di responsabilità sulla propria vita. è un non riconoscere il processo culturale che spinge a separare omosessualità ed eterosessualità. è il condannarsi a non immaginare una società futura dove la sessualità sia libera e all'insegna del nomadismo. è un'ideolog ia che autopropone su di noi le stigmate della minorità, della minorazione, della discriminazione. e, purtroppo, è largamente popolare fra glbt. penso che un prete omofobo non avrebbe potuto studiarla meglio. non so come la pensiate, ma la trovo desolante "
Ma non è quello che voglio.
Io voglio raccontare che oggi è stata una giornata dura, di ritiro RSU sul nuovo contratto scuola. Che, mentre ero li , mi è arrivata la telefonata da Messina per avvertirmi che è morta la zia Highlander, 97 anni di mente lucida, pilastro, matrona sicula che teneva ancora briglie e redini di un patrimonio e di due famiglie ma, ha avuto la sfortuna di rompersi il femore e il tutto non ha retto, a volte si muore per piccoli particolari.
Volevo mettere la sua foto ma non ho lo scanner e manco lo saprei usare.
Che sto migliorando a stendere la tinta. Ieri ho sporcato soltanto il portabiancheria.
Che prima che finisse tutto quel sindacalese, sono scappata,. Dovevo passare dalla scuola per una riunione alla quale era impossibile mancare. Le consegne di ritorno. Le notizie di quelle dell'elementare sui bei bambini, pieni di infanzia, che abbiamo fatto andare.
E, sul distratto, che mi ricordava tanto mio figlio, e che mi faceva una tenerezza infinita, c'è un dubbio forte di dislessia, e il pigro che più pigro non si può, adesso si dice abbia problemi cognitivi.
Il distratto soffriva per amore ed era soltanto un distratto. Viveva e ( capisco ) vive ancora fra le nuvole ed il pigro trova solo delle scuse per non lavorare.
Bambini...quelli che salveranno il mondo. Se glielo lasciano fare.

martedì, ottobre 23, 2007

violenza contro le donne.

bisogna fare piccoli grandi gesti.

www.controviolenzadonne.org

lunedì, ottobre 22, 2007

divulgando il verbo




Ovvero…
passa parola.
Ovvero ancora…
catena di qualcosa ma non di Sant’Antonio.

Bene, quella accanto sono io, che mi piace, quando leggo ,sapere chi ho davanti.


Tutto ebbe inizio con


Nina,


che mi chiese di pubblicare una mia mail nel suo blog. Io le dissi dissi di si,e, volendo controllare, andai a vedere e,leggendo,
vidi la sua lista di amici. Mi attirò il nome :


“ il cavallo di troia” !


Ci andai e trovai
zia cassie
che poi mi ha fatto il regalo più bello, ma poi lo spiego.
Nel blog di zia cassie notai


laragazzaconlapistola


e, come calamita, mi sentii attratta.
Ci andai ma,
dopo qualche commento in punta di piedi ,mi si impedì di commentare. Me ne fotto ma mi fece male.
In quel blog trovai


Elena


e, nel blog di Elena,
trovai


Amelia,


acqua pura di sorgente, e, nel suo di blog, credo


la Presidenta


ma, sicuramente,


Sandro,


col quale ebbi un piccolo “ batti e becco” che, anche lui, mi fece uno splendido regalo. Nel suo blog , di Sandro, l'ultimo dei cavalieri, che sepolto dorme,
incontrai una certa


A.L sottoachitocca.



Credo che, in quello della Presidenta, io abbia trovato


amoilmare,


zebra


e


leela.
Momy
non so ma non l'ho trovata per caso.


Giarre


non so dove l'abbia vista ma mi attirò subito per il nome, perché Giarre è un posto incantevole in provincia di Catania.
Proprio oggi ritrovai



Stanzebianche




che credevo perdute per sempre, visto che mio figlio, essendo un Emo, le vuole dipingere tutte di nero, e, sicuramente, faccio confusione, perché spesso faccio delle incursioni ma, se dimentico qualcuno, non saranno in molti.
Questi blog ,questi personaggi e queste, che credo fermamente, persone,
sono legati fra loro da un filo invisibile che io, da qui, riesco a vedere. E salto fra loro come da una punta all'altra.
Poi continuo la spiegazione. Ma voglio restare con questi pochi che, altrimenti, non seguo bene i loro discorsi.
E, quello che raccontiamo merita il rispetto dell'ascolto.

sabato, ottobre 20, 2007

MINCHIA!




Che quando mi si è rotta l'unica chiave che avevo col chip, mio figlio mi ha consigliato di legare con lo scotch, il moncone rimasto in quell'altra, che avevo, stupidamente, fatto rifare dal fabbro ma che, quando l'ho provata, col cazzo che partiva.Mica aveva il chip lei.


Insomma, quella specie di innesto ha funzionato e la mia vecchia Primera verde era partita. L'altro ieri, vado giù di fretta, mi aspettavano alla radio:




vumvumvumvumvuvm


vumvumvumvumvum


vumvumvumvumvum



minchia, la chiave non funse più e mi si è morta la macchina. Così, senza preavviso.
Mi hanno dato un passaggio ma il problema ancora sussiste.


E mi dico " stai calma, stai calma, altrimenti ti sale la pressione" ! Ieri, al primo tentativo con la caldaia, che succede?


Le è salita la pressione A LEI !



Oltre al meccanico delle macchine, ma, a questo punto mi sa che ci vuole il rivenditore, anche quello delle caldaie, sperando non ci voglia il caldaista, o come si chiama l'uomo delle caldaie.






QUI CI ANDAVA LA FOTO
DI UNA CALDAIA CON I
FUMI ROSSI CHE LE USCIVANO
DALLA TESTA, L'HO ANCHE
FATTA COL PAINT MA NON
RIESCO AD INCOLLARLA.
PIU' FACILE IMMAGINARE.

giovedì, ottobre 18, 2007

io e la Dani


La Dani è un condominio.
Ormai, conosco tutti i suoi inquilini. A volte facciamo una bella riunione ma, la zitella del quarto piano ,non partecipa mai. Quella fetente.
Fra tutti, mi infastidisce molto l’ “asino che raglia”.Sua moglie ( dell’asino) è simpatica e salva sempre l’imbarazzo delle situazioni che suo marito, quelll’infame di un asino, crea.
Per un po’ ho cercato, disperatamente, un consulente condominiale ma poi ho preso in mano lo Statuto e mi arrangio da sola.
Io ho solo la vecchia saggia signora e la bambina folle. Spesso entrano in conflitto ma non è grave.
Non abbiamo spese condominiali, come la Dani.

PROGETTI della Dani


rro, fiore, ti va di leggere?non ci resta che divagare.....
PROGETTI
Uscendo ha detto che tornerà alle 18,45. Sono le 14,30. Ho all'incirca quattro ore per fare tutto. Al rientro voglio che mi trovi già fredda.Devo agire con la massima cura, non posso permettermi di sprecare l'ultimo pomeriggio.
Questa idea del suicidio mi ha colta impreparata. Non sono neppure tanto depressa. E dire che al liceo è stato il mio pensiero-rifugio,almeno una volta alla settimana. Una vera vocazione. Ma troppi ripensamenti, inutile anche provarci. Certe decisioni vanno prese così, d'impulso. La verità sta in quell'attimo di distrazione che ti sgombra il cervello e non c'è più meta, colpa o felicità, perché le cose sono quelle che sono, il resto soltanto un modo particolare di vederle.
Faccio il bagno: distende i muscoli e aiuta a concentrarsi.
Chissà cosa pensava guardando il futuro sul cemento del cortile:diciassette anni, gambe da ballerina e un volo dal quarto piano.Insondabile. No, io no. Il vuoto mi terrorizza già con l'aereo,figuriamoci senza. Eppure salutare il mondo a testa in giù dev'essere quanto meno di effetto. A parte l'annichilimento negli occhi naufraghi dei suoi genitori sordo-muti.
Partendo dal presupposto che non voglio uscire di casa, escludendo quindi l'annegamento, la ferrovia, gli scarichi dell'automobile, gli psicofarmaci che dovrei comprare - ma senza ricetta, dubito - simulare una rapina in banca per farmi trapassare dalla buona mira di un impavido sorvegliante o spingermi fino al ponte sull'Adda per un jamping senza elastico, mi restano:
l'avvelenamento da pesticidi e sostanze tossiche, tipo Viacal - morteorrenda, non se ne parla;
l'impiccagione - mia madre ha minacciato così tante volte di appendermi che potrebbe restarci male;
il gas - meglio di no, troppo pericoloso;
il canonico e femminile taglio delle vene, quello che preferisco.
Massima rappresentazione della fuga. Un cadavere esangue è un corpo abbandonato che genera sconcerto. C'è qualcosa di sacrale e blasfemo insieme nel sangue gettato via con i suoi ingombranti significati:passione, appartenenza, sacrificio, coraggio, discendenza, ritualità.Uhf! Un intero sistema di valori supremi. Per le donne è invece così normale perderlo. Una mestruazione radicale.
Dovrei approfittare di essere già nella vasca, la lametta a portata di mano, una incisione rapida e la vita diluita in un bel rosso annacquato. Ma posso andarmene senza neanche due righe? Potrei rendere la scena un po' truculenta, scrivendo col dito tinto nell'anima, che so, "perdono", in stampatello incerto sulle piastrelle: ultimo gesto cosciente prima dell'oblio. Già visto. Condannati alla ripetizione:prigionia del XX secolo.
Ci vorrebbe un'interpretazione autentica, personale. Qualcosa che dopo lo sgomento iniziale, lasci a chi resta una rassegnazione felice.Niente di quelle mille schegge di perché, che lacerano nel rimorso.Poveretti. Devono pur sapere che non potevano farci niente.
Sono già le 16,30. Vado a farmi un caffè e poi una bella sigarettina.Obbligatorio, vista la circostanza. I condannati li fanno persino mangiare. IDEA!! Perché lasciare che tutto questo sangue scivoli via nel gorgo indifferente dello scarico? In fondo è un organo come gli altri! E' così nobile donare una parte di sé! Con soddisfazione di tutti! Chi guarisce nell'eterna gratitudine e chi lenisce il lutto nella rinascita del "caro estinto". Siamo nell'era del riciclo! Paolo ha il cuore di Peter che aveva il fegato di Gabriela, che a sua volta vedeva con gli occhi della piccola Marion, deceduta nel tentativo di impiantarle i reni dello sfortunato Abdul. Un corpo trapiantato è democratico, multietnico e socialmente compiuto. Ah, se Freud fosse qui!
Dunque, mi servono due capaci recipienti possibilmente sterili, due imbuti e il cerotto per fissarli ai polsi, la sedia coi bracciuoli, e ovviamente le lamette. Dimenticavo il ghiaccio! Bisognerà pure che si mantenga fresco, metti che mi trovino tardi. Già me le vedo le facce sbigottite dei poliziotti di fronte al cadavere di una suicida con la scorta di sangue! La corsa in ospedale a rifocillare le membra esauste di qualche sventurato e mia madre - eh sì il dolore più grande è sempre della mamma - che affranta, ma orgogliosa davanti alle telecamere del Tg dice: "Aveva un cuore grande così!"
Apoteosi dei sentimenti cablati.
Devo sbrigarmi: Il tempo non concede divagazioni. A proposito, quanto impiega un individuo con i polsi aperti a morire dissanguato? Quando lo saprò non lo saprò più. Dove l'ho letto?
Questo caffè, sarà ch'é l'ultimo, ha un sapore migliore.
Altra questione: dove collocare la scena. L'ambientazione ha le sue regole: non posso mancare di drammaticità. In questo ingresso-soggiorno-cucina-pranzo sarebbe sfacciato e privo di riguardo. Il primo che entra si trova catapultato in un incubo. Poco poco gli viene un infarto. Gli appartamenti di moderna concezione hanno abolito tutti quegli spazi, come l'ingresso che dicono inutile,che invece erano fondamentali. Una zona franca prima di immettersi nel focolare domestico, dove l'estraneo non si sente inopportuno e non viola l'intimità del proprietario. Invece, sacrificati all'insegna del razionalismo tedesco. Evviva. E io qui metto un bel cartello che avvisa l'avventore di andare nell'altra stanza con cautela e di aspettarsi il mio corpo prosciugato e se gli manca il coraggio può sempre chiamare la polizia, o chi gli pare.
Mi sembra ci sia tutto. Sono le 17,10. E' ora. Non mi sono mai sentita così determinata.
Ma che acciden... " CIAO! Come mai in anticipo?"
"Capisco. No, io...io niente. Facevo progetti."
L'ha scritto la Daniela.

mercoledì, ottobre 17, 2007

Quello che è passato




E così,adesso, vado per Blog.



Nella vita sono sempre andata .



Da qualche parte, andando. Leggo e noto quanto sono importanti i pensieri e i ricordi e mi ricordo di me e di quando scrivevo:


quello che non passa

Prima di mettermi in macchina, apro lo sportello di dietro e li faccio entrare tutti. " Forza su...sistematevi". Si mettono lì, buoni, buoni: l'assenza dei ragazzi, le persone che mi hanno lasciata sola su questa terra, l'ultima delusione, la ragazza che dice di odiarmi , i tradimenti, gli abbandoni, le lacrime, il ricordo di quando vagavo , il male che ho fatto e quello che ho ricevuto… Accanto, vicino a me, faccio accomodare la follia, le risate, i ricordi buoni, le persone nuove. Loro, spesso, litigano. Io dico: " ZITTI!!! Fatemi ascoltare la canzone!"
A volte, mentre scrivo nel cervello e rido delle cose che scrivo, come un pagliaccio che ride di se stesso, loro mi disturbano. Stanno sempre in gara per rubare la mia attenzione. E' come una gita scolastica ! Mentre siamo in giro, vince sempre la squadra folle, quella delle risate, ma, quando arrivo a casa e giro la chiave.... Eccoli, i dolori !
Accendo la televisione, come oggi, cerco un programma allegro tipo il Festivalbar e canto e ballo con loro. A volte rido con i miei dolori. Mi fanno compagnia. Mi piace quando ci sono umani per casa. I dolori si mettono in un angolino e mi aspettano. Di notte, maledetti, vogliono dividere il letto con me ma io trovo un sogno da sognare nell'archivio dei sogni e li frego.
" SONO IMPEGNATA!!! " Poi crollo, loro mi abbracciano e il sonno ci prende. Non è una brutta vita. Basta comprenderli questi esserini che abbiamo generato. Come figli, amano coricarsi nel lettone ! Beh... io vado.



Com’ero sola e anche un pò disperata. Acqua passata.

lunedì, ottobre 15, 2007

FUNERAL for a FRIENDS


No, dico. Lui dice di essere un “EMO” ed io, da buona madre, vado a fare le mie ricerche su google. Poi mi dico, ma non eri oh tu , una “figlia dei fiori”? Meglio EMO che Dark? La risposta, non la saprò mai.
E mi chiede di andare a prenderlo all’ex Transilvania in via Paravia, verso mezzanotte, non più tardi, tranquilla, non più tardi ti giuro.
Mamma, sono i miei idoli, capisci? Vengono dall’America, capisci?
E mi sono ricordata quell’unico concerto di Tina Turner a Vibo Valentia, il viaggio, l’insistenza, ma come? Una donna sposata, madre di un bimbo? Me ne fotto, lungo viaggio e già alle 2 di pomeriggio sul prato a difendere il mio di posto.
E così a mezzanotte mi chiama per dirmi che stava suonando un gruppo spalla e che il concerto sarebbe finito verso la una e trenta.
Ma io ti faccio dormire alla stazione ti faccio !
Ritelefona. Per dirmi che si sta scaricando il cellulare e che quelli che lui credeva fossero la spalla erano proprio loro:
I Funeral for a friends.
Non ci sono più i fans di una volta! Ma nemmeno i gruppi.
Che io e la Dani, per ammazzare il tempo, ci siamo messe a rivedere Le Invasioni Barbariche su Rai Uno e, finchè non abbiamo pianto fino l’ultima lacrima, non ci siamo decise ad andare.
Telefona. “ Dove siete?”
Davanti alla TV eravamo, davanti alla TV. A piangere la morte.
Ritelefona.
Ma conoscete il posto? Mamma, sono sicuro che ti perdi.
Ed infatti. Ci “persimo”
Vedendo dei clone in giro si capiva che il posto era vicino. Così, adocchiata la macchina della polizia, abbiamo chiesto ed il poliziotto, notando in noi una nota fuori luogo, giustamente, ci chiede “cosa come quando e perché”? Un locale, c’era un concerto, è ormai finito, dobbiamo recuperare un ragazzo.
“ Allora è qui vicino. Il Transilvania”
Giusto? L’accendo?
E così siamo arrivate scortate, e con le luci accese.

se io fossi





Se io fossi un idrante, avrei scritto addosso:
“to crash my heart in event of fire”

venerdì, ottobre 12, 2007

Facciamo i conti


Tornavo a casa dall'associazione. Giovedì è giorno di apertura e di accoglienza. Prima del passaggio a livello vedo una macchina con gli sportelli aperti, un uomo sulla sedia a rotelle, due donne che sembravano possedute e una terza, bionda tintissima, che colpiva, con un ombrello, l'uomo sulla sedia a rotelle. L'uomo è caduto, disteso per terra, la sedia a rotelle si è chiusa, la donna infieriva e colpiva, sempre più forte, con l'ombrello, l'uomo disteso immobile, per terra. Le altre due donne tentavano di fermarla, urlando. Urlava anche la donna, parole sconnesse. Aggressiva, volgare. L'uomo non chiedeva aiuto. gridava, con voce rauca: " Rossana, devi uscire dalla mmmia vita !"

Le macchine si fermavano le persone si avvicinavano, curiose.

Ho fatto il 113 e sono rimasta basita. Non mi hanno chiesto nulla tranne i fatti e , appena denunciato il fatto ,già vedevo le lucine azzurrine arrivare. Ahi la Sicilia, terra di ritardi e di omertà. Nessuna nostalgia, nessuna. Prima di fermarmi, stavo ascoltando e traducendo nella testa, una canzone struggente di Ana Carolina, stavo pensando a come tradotta non rende . Come faccio a far coincidere " tomar conta" e, cioè , prendersi cura, con " conta" e, cioè racconta, e pagare la "conta" e, cioè, pagare il conto, in italiano? Il gioco di parole, la poesia del brano? Ho messo in moto ed ho continuato.
TEMA DO CONTO
(Antonio Carlos Jobim, Chico Buarque)

Ah, se já perdemos a noção da hora
Se juntos já jogamos tudo fora
Me conta agora como hei de partir
Se ao te conhecer, dei pra sonhar, fiz tantos desvarios
Rompi com o mundo, queimei meus navios
Me diz pra onde é que inda posso ir
Se nós, nas travessuras das noites eternas
Já confundimos tanto as nossas pernas
Diz com que pernas eu devo seguir
Se entornaste a nossa sorte pelo chão
Se na bagunça do teu coração
Meu sangue errou de veia e se perdeu
Como, se na desordem do armário embutido
Meu paletó enlaça o teu vestido
E o meu sapato inda pisa no teu
Como, se nos amamos feito dois pagãos
Meus seios inda estão nas suas mãos
Me explica com que cara eu vou sair
Não, acho que estás te fazendo de tonta
Te dei meus olhos pra tomares conta
Agora conta como hei de partir
Ahi se già abbiamo perso la nozione del tempo
Se, insieme abbiamo buttato tutto via
Mi dici adesso come farò ad andarmene?
Se, quando ti ho conosciuta, ho potuto sognare, ho fatto pazzie
Ho rotto col mondo, ho bruciato le mie navi
Mi dici dov’è che posso ancora andare?
Se noi, nelle traversie delle notte eterne
Abbiamo già confuso tanto le nostre gambe
Mi dici con quali gambe devo proseguire?
Se hai rovesciato il nostro destino per terra
Se nella confusione del tuo cuore
Il mio sangue ha sbagliato la vena e si è perso
Come, se nel disordine dell’armadio imbottito
La mia giacca abbraccia il tuo vestito
E la mia scarpa ancora calpesta la tua
Come, se ci siamo amati come due pagani
I miei seni ancora stanno nelle tue mani
Mi spieghi con quale faccia me ne devo uscire?
No, credo che stai facendo la finta tonta
Ti ho dato i miei occhi perché ne tenessi cura
E adesso raccontami, come farò ad andarmene?

giovedì, ottobre 11, 2007

Dopo il Benelli, la Vespa |

Mi ricordo il Benelli blu in bottega. Sono arrivata con l'autobus dall’Istituto per Geometri,dove mi avevano iscritta perché non conoscevo la lingua. Ho chiesto, in un italiano stentato, di chi fosse. Sapevo che una ragazza non poteva portare il motorino. Era Sicilia, era il 1972, ero appena arrivata, erano i primi soldi di mio fratello che si era messo a fare il ruspista nell’autostrada in costruzione, era mio.
Una ragazza, straniera quando ancora gli stranieri non c’erano, iscritta al Geometra, dove le ragazze non c’erano ( ma poi ho cambiato indirizzo) sul motorino, forse la prima del quartiere, la quinta della città. Una ragazza padrona, finalmente, dello spazio ma non del tempo. Perdermi mi ha aiutata a trovarmi.
Usavo il giornale sotto la giacca perché il freddo c’era. Ma dov’è quel freddo che c’era? Forse è migliorata la qualità delle giacche ?
Mettevo in moto col pedale, mi lacrimavano gli occhi e si andava a miscela.
Dopo, fu la vespa.

martedì, ottobre 09, 2007

Palle galattiche


Non è una dipendenza. Milena Augias e il suo MAL DI PIETRE mi fa l’occhiolino ma io insisto con le palle galattiche , nel senso di palle e non di palle. Galaxy Balls. Stupido giochino del cellulare. No. Non è una dipendenza, è stanchezza. Nell’ultimo periodo di stanchezza patologica mi ero fissata con Spider, non il man, ma quello del pc, con le carte. Mi portavo addirittura il computer a letto e lo aprivo come se aprissi un libro.E’ distacco, è il non pensare, è la parentesi fra il prima e il dopo, è un modo, è riposo mentale. No, non è una dipendenza. Milena, aspettami fiduciosa. Finirà questa ubriacatura di coordinamenti e riunioni e mi dimenticherò anche queste, di palle

L'educazione sentimentale di C.B




L'educazione sentimentale di C.B.
di Giacobino Margherita
Come Charlie Brown (a lui si riferiscono le iniziali nel titolo) innamorato senza speranza della ragazzina con i capelli rossi, anche la protagonista di questo romanzo soffre di inadeguatezza sentimentale, visto che le sue preferenze la spingono irresistibilmente a innamorarsi di bambine come lei. Nell'adolescenza, stretta tra le pareti di una scuola, non riesce a nascondere dietro il triste grembiule nero i tentativi di timidi approcci verso le compagne. Tutto sembra esplodere con il grande amore per un'insegnante universitaria, donna ideale, mito e femme fatale. Pur tenuto sul filo dell'ambiguità, il rapporto non può durare. Dopo l'inevitabile disastro affettivo la vita riprende riproponendo incontri, esperimenti e vagabondaggi, tra una Roma sonnolenta e colorita, e una remota spiaggia sarda. Nel gran finale, amore morte e coming out si mescolano in un quadro ironico, lucido e malinconico di un definitivo addio all'adolescenza.
...era questo il libro !

lunedì, ottobre 08, 2007

buonanotte

ieri la serata è riuscita. Presentazione del libro, 30 persone a tavola, cresta di 2 euro su ciascuna e abbiamo ricavato la cena alla scrittrice e 40 euro all'associazione. Non male.
Oggi giornata dura a scuola. Dovevamo finire alle 19:00 ma l'allarme ha iniziato a suonare e quella mezz'ora fisiologica di ritardo per ogni intoppo, anche questa volta, è stata immolata . .
L'ultima sigaretta è già la seconda mentre il letto mi guarda e mi aspetta.


venerdì, ottobre 05, 2007

passaggi A LIVELLO


Io insegno come primo lavoro. Quest'anno faccio la coordinatrice e mi sto perfezionando nelle dinamiche di gruppo. Mi serve anche fuori del lavoro. Oggi sono andata a consegnare la roba stirata( 2°lavoro) e a pulire la casa della presidente ( 3° lavoro) perchè deve ospitare la scrittrice. Presentiamo il suo libro, qui a Brescia, e ho dovuto organizzare la cena ( impegno politico e sociale). Mi hanno chiesto l'autorizzazione in un blog ed in un altro ho un pò litigato.Non vivo di blog, mi divertono e mi riposano ( riposavano) per ora, come il giochino con le palline del cellulare. Sono una curiosa.Ma ci vuole tempo anche per leggere i blog, con l'attenzione che si meritano quei pochi che ho scelto. Si fa sempre troppo tardi e la notte diventa troppo piccola. Mi sono addormentata davanti al passaggio a livello. Un attimo, un ciglio.Mi sono svegliata con il sonoro della luce verde e, per tutto il tragitto del ritorno, pensavo: passaggio a livello, passaggio a livello, passaggio a livello.....

giovedì, ottobre 04, 2007

ALICE mi fa soffrire


Io vorrei fare qualcosa, ma qualcosa di serio, chessò....Inventate qualcosa.Nella bolletta della casa vecchia, bolletta di 435 euro, c'è unavoce che dice : 256.44 euro per Alice canoni residui 1° anno servizio 17giugno 03-25 febbraio 04. Cerco disperatamente di parlare con l'amministrazione e, cioè 187 opzione 0 ( me l'ha detto uno dei 1000000 operatori coi quali ho parlato in questo lungo calvario ) Mi lasciano in linea, mi staccano il telefono...Per mille volte, finchè mi sono stancata,ho detto NON PAGO! Ma già mi ha chiamata la ditta recupero crediti ( o è recupero debiti??) E Alice continua a connettersi e sconnettersi ad ogni telefonata, e loro continuano a dirmi minchiate tipo " metta una prolunga...C'è da cambiare l'indirizzo...cambi il filtro" NE HO 8 DI FILTRI!!! fra kit vecchio e kit nuovo!!!! Anche li ho desistito...Lascio che si sconnetta e,poi , mi connetto.... Non pago.Non pago. NON PAGOOO!!!! Prima perdevo le mie mattine a parlare con loro....Mi lasciavano in linea, facevano cadere la linea.....Ora, la mattina : DORMO ! C'è qualche avvocato fra voi ? Sono riusciti a fare deprimere una solare ottimista e gioiosa come me!!!!!! Li posso citare per danni? FISICI E MORALI????????FACCIAMO QUALCOSA?????? Visto che il disservizio è uguale sia al nord che al sud! E questo NON MI CONSOLA! Chiamatela pure TROIA ,senza asterischi! che nessuna donna mi ha fatto soffrire così tanto!

Inventario di fine stagione


Davanti a questi quattro mobili sgangherati e non miei che, finalmente, lascio. A questo verde e rosa delle pareti di questa casa dove ho imparato la solitudine, senza sole, senza soldi, senza le mie pentole, le lenzuola che mamma mi ha comprato per quel corredo che doveva essere usato e consumato. E così è stato. Senza le cose che hanno fatto compagnia all'infelicità di quei tanti, molti anni. In questi sei mesi, quanta roba ho accumulato ?Quanta strada ho fatto? Lo spazio e il tempo. Ho imparato un'altro modo per misurarli. Tutto quello che ho è nelle scatole nell'altra casa, prossima tappa di questo mio vagare. Casa dalle pareti bianche e finestre e sole e cani che abbaiano, bambini e stereo all'ultimo volume. E mare che non si vede ma si sa che c'è. Le vicine, prossime protagoniste dei film che giro nella mia testa, che stupiscono l'amica milanese che consuma le ferie per aiutarmi nel trasbordo,con i loro vestitini Dolce&CaPanna, l'acqua fresca per mamma e ragazzo sudati dal salire scale carichi come muli, entrano con la scusa e si mettono a sistemare quell'unico tavolino che ho e il frigo blu che volevo e che ho comprato e la cucina a gas che mi sono dimenticata il posto per la bombola. Ho litigato con le ragazze. Forse ho perso delle amiche ma mi sono guadagnata. Non mi svendo più. Ho conquistato il coraggio di dire NO, senza paura di restare sola. Perché so che sola non sarò mai. Il ragazzo, l'unica cosa buona rimasta dal mio passato, è qui seduto sull'unica poltrona, davanti al televisore (che ho comprato) ultima medaglia da trasportare. Ho iniziato con un tavolino, una stufa ed uno stendino a riempire il mio petto. Adesso la parte sinistra della giacca è piena, riempirò anche la parte destra. Oggi, in macchina, parlavo con la mia collega del Pride, dei figli delle coppie omosessuali, del caldo e della scuola. Altra medaglia questo mio parlare liberamente della mia vita tutta. E ho comprato i mobili per la cucina che arriveranno fra 8 giorni. E 8 giorni senza lavandino per lavare i piatti non mi fa paura. Niente mi fa più paura. Mi manca un divano e mille altre cose, umane e non, ma arriveranno quando sarà tempo. Sono serena. Dov'è finita quella donna che ero? Nemmeno un album ho per rivederla. Ho comprato due biglietti per Caetano Veloso. L'unico modo per vedere mio figlio il grande è portarlo ai concerti e parlare, cantando con lui. Mi ha detto di avere un impegno. Io gli regalo il tempo. Il tempo che ci vuole. Lui capirà. E vado andando, vado remando. Ma sono serena. Adesso molto più di prima e, sicuramente, meno di domani. Ho sbagliato misure, ordinativi, posti di prese elettriche e scelte fatte. Ho investito su persone sbagliate anche se mi ero ripromessa di non investire più su nessuno. Ho pianto, ma ho riso tanto, di tutto. Sei mesi di risate. E di lacrime. Lo posso misurare così il tempo che vado impiegando a crescere?

mercoledì, ottobre 03, 2007

SCUOLA DI SOPRAVVIVENZA

Non funziona niente in Italia ma i pacchi sono arrivati in anticipo . Siamo arrivati insieme: Io. il camion delle consegne e le due signore che mi stavano semplicemente portando frigo e cucina a gas da prestarmi . Povere donne.... si sono viste nel dovere di scaricare , nonchè la macchina ,da accordi presi in anticipo, anche quei tantissimi pacchi di circa 30 chili ciascuno.Sarebbe il caso di dire : CHE CULO !Pacchi così INGOMBRANTI come era scritto in maiuscolo e sottolineato nell'avviso che avevo trovato nella buca della posta appena arrivata, che la prima frase è stata:" ma Rosi...ci entrerà tutto questo in una casa così piccola? "Per ora disfo pacchi e noto tutto l'inutile che mi sono portata .Le uniche cose utili si sono rotte ma non importa. Farò a meno, così come faccio a meno del gas che mi arriverà fra circa forse non si sa 15 giorni ma soltanto dopo ma tanto dopo gli accertamenti del caso,quindi la doccia è fredda e per un piatto di pasta mi hanno cercato QUATTORDICI euro e forse questa è la volta buona che dimagrisco, come faccio a meno del telefono che la Telecom è riuscita a farmi pagare alice flat anche se non ho il telefono e quando l'avrò sarà in una zona senza copertura,ma che importa? basta che pago, e mi hanno anche rifilato Aladino ma io sono senza lampada, rottasi nel trasloco, e che me ne faccio???? potenza del sistema del call center che ti sfianca fino a farti cedere,come faccio a meno del letto che lo voglio comprare come dico io così che per ora dormo su una stuoia per terra, come faccio a meno dei telegiornali che prende solo rete 4 e mi tocca vedere emilio fede se voglio sentire le notizie e quindi preferisco non sapere...Ma va tutto bene va tutto bene...ho solo qualche livido sparso qua e la che lo scaricatore non era il mio mestiere ma nemmeno l'elettricista o l'idraulico e avrei indovinato visto che l'idraulico che è venuto per " mettermi il tappo" perchè appena aperta l'acqua mi sono allagata, mi ha chiesto per la posa del condizionatore la modica cifra di 250 euro ! Mi ha detto che se ne sarebbe andata mezza giornata di lavoro. Eccheccazzi! io lavoro 5 ore per 60 euro LORDI ! Gli ho detto che mi compro un ventaglio e mi sventolo. Importante era che mi mettesse il tappo e me lo ha messo. E le amiche a scrivere del solito mulino bianco mentre io, che ho sempre sognato un bel frantoio, per ora mi ritrovo in questa pianura padana come fosse nell'Isola dei Famosi !
Rosi

lunedì, ottobre 01, 2007

INcontinente


così non ho preso nè la cuccetta nè tantomeno la poltrona e, con il mio biglietto " posto ponte", sono salita per vedere com'era. Appena entrata nel salone della nave me ne sono accorta che la gente sapeva come organizzarsi mentre io NO. Asciugamani distesi con tutti i bambini già pronti per lanotte, poltroncine usate come poggiapiedi o improvvisate e scomodissime culle per adulti, cuscini e plaid di vari colori e misure...insomma,all'arrembaggio ! Verso le tre di notte ho guardato l'immenso salone e i suoi abitanti: THE DAY AFTER!Io sono stata fortunata perchè alla poltroncina scomodissima mi ero conquistata un posto sul divano ma mi ècapitato un signore accanto di circa 150 chili che, addormentandosi ,mi è cascato addosso tanto da farmi finire contro i piedi di una bambina che ha scalciato tutta la notte. Fresca come una rosa vado verso Napoli dove mi aspettava il mio Ambroggggioooo di turno.Pretendo un giro in motorino a 40 gradi sotto il casco. La felicità ha i suoi prezzi. Mi sono rimasti impressi:la signora che si faceva il pedicure per strada e la macchinetta delle sigarette che ha preso i soldi contati ma mi ha tornato il resto e non ha accettato la mia richiesta di marlboro dure. Viveva di vita propria. Mi ha scelto LEI delle Benson&Hedges che tengo ancora in borsa come ricordo.Fra tutti i tavoli al ristorante scegliamo quello sotto l'unico ventilatore che non funzionava e, credetemi, faceva caldo. Due ore di sonno e si parte perMilano.Macchina talmente carica che gli arabi ci salutavano con affetto.Annalisa doveva guidare con le ginocchia in bocca ma a me non importava, tanto, guidava lei! A Roncobilaccio lei doveva sgranchirsi legambe mentre io pretendevo il cappuccino con dolcetto che, altrimenti, che viaggio è? Salite in macchina per ripartire, girata la chiave, TIC...no,non può essere...sono le due di notte, non può essere....fammi provare a me....TIC vai a chiamare qualcuno ma a chi chiamo???? prova ancora....TIC....ilsistema d'allarme non riconosceva la chiave.....ma perchè non smontiamo la scatolina dell'allarme??? E cos'è? ma dov'è? Trovo l'unico signore disposto ad aiutarci: ERA UN TEDESCO !!!! Preciso con la sua lampadina in mano a cercare la scatolina mentre noi andavamo a tentativi ma la chiave :TIC ! Aspetta, ragioniamo, non è il motorino d'avviamento, non è la batteria, non è nemmeno il sistema d'allarme, forse non riconosce il led della chiave, ma si, prova dai, raffredda la chiave..prova : la chiave :TIC !riscaldiamola, soffiamo, ....ma la chiave : TIC. ! Abbiamo chiamato mezzo mondo compreso numero verde della Nissan, ma lachiave sempre TIC....Dopo circa due ore di tentativi a telefonini scarichi,è arrivata la rassegnazione. Dico ad Annalisa:Dai basta, " mettiti comoda" e mettiamoci a dormire. Domani chiamiamo il carroattrezzi e ci facciamo portare da un elettrauto." Comoda???????" Ed è stato allora che ho assistito ad un prodigio...Annalisa tiene la chiave fra le mani e pronuncia le parole magiche:" PUOZZA' SCULA'....E VIR' E TI INCAVA'! "gira la chiave eBRUMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMè partita la macchina !!! AlèèèèohohhhhhCon circa 4 ore di ritardo, e cioè alle 5 del mattino arriviamo a Reggio Emilia dove Stefania ci aspettava insonne anche lei. Ho riso tanto nel raccontareil tutto che mi è scappata la pipì. Eh si...si vede proprio che sono inContinente !Colazione leggera a base di gnocco fritto e pizza ed ognuna verso la propria strada che, come dice la Rossella:domani è un altro giorno !
Rosi

Traslocando


La macchina l'ho caricata alle 14.00 . Non faceva fresco per niente ma Angelo solo a quell'ora mi poteva dare una mano.C'è di tutto nella macchina. Dal condizionatore COMPLETO alla pianola e persino il pacchetto di the che non so a cosa mi servirà perchè a me non piace il the ma il caffè è finito. L'incubo è se mi rubano la macchina ma mi sono rivolta al ladro del piano terra, quello agli arresti domiciliari che mi ha detto:" non si preoccupi, tanto io da qua non mi muovo!"E ci mancherebbe ! Gli ho detto anche che con i carabinieri che arrivano a qualsiasi ora a casa sua credo di non dover avere timori.Insomma, più protetta di così! Ladro e carabinieri !Angelo non aveva tanta voglia di aiutarmi con i pacchi, e sfido io, eravamo a 40 gradi e quindi ha buttato le cose dentro la macchina senza un minimo di rispetto.Così ora me ne sono accorta che lo stereo non funziona. Ho dovuto scaricare tutti i pacchi, aggiustare il filo che si era staccato e ricomporre a modo mio. Ho ricavato lo spazio per il ferro da stiro.A volte mi meraviglio di me stessa.In quest'ultimo trasloco mi sono procurata:lividi variiun vaffanculo della call center telecomquattro calliun colpo della stregaun sacco di soldi in meno nel già così stremenzito conto in bancaalcune crisi di pianto ma mai di nervima non sono dimagrita nemmeno di un chilo.Mi manca solo la partenza.E l'arrivo, naturalmentre.
Rosi

Bene...io abito in un piccolo Comune della Lombardia, dove c'è una giunta di sinistra e una sindaca donna.Strano ma vero !Dicono qui che siccome l'ex sindaco non poteva più avere il mandato abbia fatto con lei un patto e, cioè,avrebbe appoggiato la sua candidatura, aiutandola in tutti i modi, si sarebbe candidato come vice sindaco e lei , dopo qualche mese dalla nomina, avrebbe dovuto rinunciare al mandato, che così lui avrebbe potuto riprendere il suo posto da sindaco per vie traverse.Indovinate un pò???Sapete quel gesto no? Quello che la mano si poggia sull'avambraccio come fosse un ombrello? E la colonna sonora fa:THIE'!Ecco. Il fine giustifica il mezzo o carogne fin dalla nascita?