giovedì, giugno 25, 2009

bicchiere vuoto


Circa un anno fa, giorno più, giorno meno, ho iniziato a bere dal calice.
Tanti ingredienti nel cocktail:

speranza disperata

dolore smisurato

senso di abbandono

assenza

disincanto

pietà

rancore


e la lingua, man mano si abituava ad ogni nuovo gusto depositato a stratti nel bicchiere.
Uno per volta, li andavo assaggiando.

Per ultimo un bel pò di indifferenza.


Un pò amaro ma un bel gusto.


Mi ha fatto buttare via il bicchiere.


Circa un anno fa, non mi chiedevo nemmeno cosa fosse, per me, la felicità.

Ora, senza bicchieri in mano so che, per me, la felicità è questo primo Consiglio Comunale e la chiacchierata finale, in piazza, con le vecchie comuniste che si mangiano i bambini, che mi chiedono, in bresciano doc ,se gliene abbiamo cantate.

E' la cena d'addio con le colleghe.

Una doccia senza consumare tutta quell'acqua che consumavo.


La felicità, forse, è l'aereo sul quale tenterò di salire sabato.

E' fare il viaggio da sola se mi capiterà, come sembra che mi capiterà, e sapere che me la saprò cavare.

Dove il cielo va a finire.

Ma non finisce mica


E' poter decidere cosa e come e, principalmente, con chi, senza grandi problemi o sensi di colpa.


E' fare,partecipare, esserci.


E forse è la mancanza di infelicità, come quella storia della speranza che, se non ce l'hai non muori disperata.


La sbornia è passata ed io torno, finalmente, a casa.


Il bicchiere l'ho bevuto tutto, anche la parte più amara.

Come una medicina.


Ubriaca e guarita, credo che dormirò per tutto il volo e così non soffrirò il non poter fumare.

Ogni cosa ha il suo lato buono.


Anche un calice di veleno.




venerdì, giugno 19, 2009

Io c'ero !

Cercatemi che mi trovate...



C'erano anche loro.

E Paola Concia che chiede scusa.

E tanti altri e tante altre ancora...



LIBERE TUTTE
LIBERI TUTTI

ciao...

lunedì, giugno 08, 2009

dovevo essere assessore



e invece sono Consigliere dell'Opposizione !


E ieri sembrava tutto senza speranze.
Fra le europee e le provinciali, eravamo distaccati da circa 1000 voti.
Un abisso.
Fra tutti gli altri e quei pochi che eravamo.
Oggi alle 16:00 tutti e tutte li, pronti e pronte al disastro.
Ho visto cose che non vedevo più da tanto tempo.
Sarà il paese piccolo, sarà la netta distinzione fra quelli di destra e quelli di sinistra, le famiglie comuniste di antica tradizione...
non so, ma era tutto magico.
E la magia, se si vuole, la si trova anche nelle piccole cose dimenticate.
La gente che arrivava per un abbraccio, la coppia di vecchietti per chiederci

" come sta andando al Comune? C'è ancora la Sindaca? "

Ma anche quelli dell'altra parte.
Più eleganti, nelle loroT-shirt tutte uguali, nelle loro camicie e nei loro taillerini.
Tutti a sostenere i propri candidati.
L'85% dei votanti ha votato e questo vuol dire molto e questo vuol dire tanto.
E piano piano, il distacco è diventato sempre più piccolo, quasi da stampare la paura nei volti degli altri.
Da 1000 voti siamo passati ai 160 che ci sono mancati.

Soltanto.

Non ci hanno sbaragliati.
Non è stato quel disastro che si vede in giro.

Tutto merito di una donna, sindaca perfetta.
Quando lei è entrata è scattato un applauso sincero da tutte e due le coalizioni e non finiva mai, lungo lungo, quasi catartico.
E si vedeva dalle facce che erano si, felici per esserci riusciti in un'impresa ( abbastanza facile di questi tempi) di togliere il Comune alla sinistra, dopo 35 anni che non accadeva, ma dispiaciuti, perchè lei non meritava di perdere.

Strane le spirali del cuore.

Il primo dei candidati ad essere Consigliere all'opposizione è un ragazzo che ha avuto 70 preferenze e che è molto conosciuto e rispettato in paese.

La seconda sapete chi è?

Io !

Con 52 preferenze.
E quando ci penso mi commuovo.
Se io mettessi 52 persone in una stanza riempirei un ristorante.
E direi a tutte quelle persone un semplice e sentito
" grazie"
Mi tocca vivere all'opposizione a me, lo so.
Mi tocca essere quella " contro".

Così è scritto nei segni.

Perchè io non ho una famiglia numerosa alle spalle e nemmeno sono nata qui, come il ragazzo che mi segue con 32 preferenze.
E non sono nemmeno tanto allineata alla solita informe ultima e forse futura massa.
Sono quelle cose che accadano e tu pensi che sia per caso.

Per questo sono andata a festeggiare.

Al ristorante giapponese con mio figlio e abbiamo tanto discusso su chi doveva offrire.
Ha offerto lui perchè, in fondo, questa vittoria è anche una sconfitta e lui mi doveva consolare mentre io festeggiavo.
E però mi sono fatta un sacco di domande.

Che Paese è, se, circa 700 persone fra leghisti e Berluscones e Casini lafamighia, votano, rinnegando i propri partiti, per una sindaca di sinistra?

Quindi, il buon governo, alla fine, paga?

La limpidezza, la trasparenza, la chiarezza, la presenza costante, il parlare con la gente in modo semplice.
Paga ?
O paga solo quel resto che vedo in giro e non mi piace?

Che paese è quello in cui quelli dell'opposizione ci dicono che, se solo lei non fosse di sinistra, l'avrebbero votata?

Tanto brava e capace è stata.

Che paese è quando sappiamo che le 50 e passa schede bianche più quelle 20annullate erano un messaggio cifrato da parte del compagno di rifondazione
( che non ci ha nemmeno appoggiati) che voleva essere lui il candidato sindaco e che le ha fatto una brutta guerra?
Invitando tutti a non andare a votare o a votare scheda bianca o annullarle.

Lei ( la santa) è del PD ma poco convinta come tante e tanti e però, quella è e quella rimane.

Suo zio, un attivista di Sinistra e Libertà, mezzo pazzo ma combattivo tanto, ieri mi diceva di avere nel baule della macchina tre bandiere:

quella con falce e martello,

quella con l'arcobaleno e
quest'ultima di Sinistra eLibertà.

" I vecchi si confondono!!! Lo vogliono capire o no? Che la gente siconfonde !!! Ma quando la smettono di farci tribulare? "

Tutti quelli che le eravamo intorno " guardavamo" a sinistra ma la sinistra ci
sembrava proprio lontana.
E' che abbiamo una parte sinistra del cuore che batte più forte.

E adesso mi tocca l'opposizione.
Entro in politica dalla finestra, visto chela porta si è chiusa lasciando uno spiraglio.
E le ho anche detto e non solo per consolarla:
" Fra cinque anni, vedrai. Tutto torna normale"
Io non lo so perchè, però ci credo.



venerdì, giugno 05, 2009

La cassetta degli attrezzi del diavolo


Racconta del diavolo, che un bel giorno,decide di mettere in vendita suoi attrezzi.
C’è la daga dell’invidia, ci sono le armi della lussuria, della violenza, dell’odio, della gelosia.
Ognuna col suo prezzo.
In un angolo c’è poi un piccolo cuneo, che costa da solo più di tutti gli altri.
"E quello cos’è? "
"Quello è il cuneo dello sconforto"- risponde il diavolo.
"Perché costa così caro? "
Perché basta mettere quello nella mente di una persona e tutte gli altri at
trezzi del diavolo arriveranno
e
AL DIAVOLO LO SCONFORTO !