
...se io, in un blog, volendo parlare di questo amore che non riesce a decollare, vengo tacciata, ancora, in questo XXImo secolo ed in un paese civile come l'Italia, di aver avuto pessimo gusto nel voler sbandierare i miei gusti alternativi ? Che società è mai questa, se mi si dice che ci lamentiamo di essere ghettizzati mentre siamo noi a ghettizzarci, per poi lagnarci di essere ancora una minoranza?
Mi si consiglia di vivere i miei sentimenti con dignità e consapevolezza e mi si ricorda che il rispetto va a chi si fa rispettare, al di là di gusti e tendenze. Il mio parlare di questo amore è,quindi, per chi mi risponde, soltanto un mettere le mani avanti, una propensione alla polemica e una provocazione e non, quello che, semplicemente è: amore.
Degno e consapevole, con tutte le difficoltà del caso, ma chi non ne ha?
E non meno meritevole di altri amori.
Come quello che provate o avete provato voi.L'amore non deve avere censure o scale di valore.
L'amore è. E basta.
E dire che quello che voglio e che volevo era ed è essere in mezzo a voi come una di voi. Un pezzettino del puzzle di questa svariata società, nella quale tutti e tutte abbiamo un posto : bianchi, neri, extracomunitari,vecchi, giovani, omosessuali, sani e malati...
Nessuno si senta escluso, nessuno si debba nascondere.
Non volevo scrivere e frequentare luoghi virtuali rigorosamente lesbici.
Lo faccio già.
Voglio girare il mondo e portare la mia testimonianza.
Ma quanto tempo dovrà passare, e quanti sforzi dobbiamo fare?
Faccio politica attiva e militanza ma, mi sento troppo protetta/stretta nei giusti ambienti. Voglio ripartire dalla gente.
Un tentativo di apertura delle menti ,senza grandi scossoni, senza discussioni in parlamento, senza palchi o platee.
Dalla gente.
Per il mondo che mi gira intorno è quasi scontato,com'è giusto che sia, le mie battaglie le faccio, com'è giusto che sia, ma qui non volevo e non voglio far battaglie o attaccare inutili manifesti.
Voglio che si capisca.Credo che il modo migliore sia mostrarmi a voi per quella che sono e per la vita che faccio.
Una persona semplice con una vita semplice.
Ma quanto tempo dovrà passare ancora?
Quanto tempo?
Volevo creare una piccola catena. Se riesco,anche con soltanto tre di voi.
Dimostrare che la vita di chi ama una persona del suo stesso sesso è una vita che merita di essere normale e,spesso lo è ,anche se, c'è ancora tanto da fare.
Magari poi, quei tre di voi, che, piano piano,leggendo di me e delle situazioni che vivo come situazioni normali, parlando con un amico o amica, riuscirà a passare parola, ad aiutare anche chi non capisce, ad andare oltre. Oltre ai limiti dei generi e oltre ai tanti altri limiti.
E quei tre, a loro volta, proveranno a farlo con altri.
Volevo cambiare il mondo, partendo da poche persone. Un tentativo.
A volte dai piccoli gesti nasce un movimento.
Che se io chiedessi di salvare le balene, tutto sarebbe più facile. Lo so e lo sapete anche voi.