giovedì, giugno 17, 2010

La disperazione ed il coraggio



Vado di corsa. Troppo di corsa ultimamente.
Finita la festa con tutti i 184
bambini e rispettive famiglie, prevista in giardino ma piove piove sul
nostro amooor
, e abbiamo dovuto inventare un qualcosa dentro in salone, e
poi ho cucinato le salamine avanzate dal picnic perchè non si vive di
sola mensa scolastica e poi di corsa al coordinamento dei consiglieri di
opposizione.

Siamo una lista civica, sono consigliere di minoranza e mi tocca immergere le mani in quella merda di politica.
Quella politica che mi annoia e mi stanca che oggi ci siamo impelagati con
l'assessore in una discussione infinita sulle piante che lui voleva fornire per abbellire la scuola perchè
offerte dall'amministrazione visto che hanno un appalto nuovo con la ditta di
giardinaggio ed essa quindi deve offrire gratis tanti servizi.

Chiamiamoli pure favori.
Che oggi poi, proprio al coordinamento, ho scoperto che la ditta in questione è stata inventata ad hoc da amici degli amministratori che, comunque e per cui, devono offrire i loro servizi e poi voti che darò a te favori che darai a me...la solita solfa ma io non lo sapevo quando non ho voluto le
piante perchè mi sembravano soltanto inutili e non c'era nessun gesto politico dietro il mio rifiuto ma il tutto però è diventato ostruzionismo e
ripicca.

Che se le piante sono gratis perchè non usarle?
Anche le piante diventano complicate in un contesto del genere.
E, a volte, è meglio non sapere.

Da dove arrivano le piante e che funzioni hanno quando cambiamo loro la propria funzione.
Che poi, oggi davanti al computer mi sono messa a ragionare su come è cambiata la vita delle lesbiche, su come
eravamo e come siamo e come tutto tanto è cambiato e quanta strada da quando andavo col motorino all'appuntamento dato ad una donna attraverso NoiDonne, settimanale o mensile? femminista, unico modo vent'anni fa per provare ad incontrare una donna
e la paura tanta di incontrarla che poi me ne sono anche andata perchè forse
non si è nemmeno presentata o forse si e non l'ho vista e chissà che storia sarebbe stata se le avessi dato un'opportunità.

E le file all'ufficio postale per ritirare le lettere al fermo posta che non c'erano
mai e la delusione e la vergogna e la paura.
E adesso la donna alta che porta i tacchi si ferma a parlare con la
mia vicina e le chiede dei suoi bambini prima di salire a casa mia ed io mi
stupisco di come possa essere facile per lei quello che mi sembrava, allora,
impossibile.
E ieri parlavamo mentre si camminava, mano nella mano, dentro una Brescia quasi autunnale del
fatto che io sono adesso quella che ero ma che ho impiegato troppi anni a
riappropriami di quella ragazza piena di belle speranze e di come molte donne nella mia vita, prima di lei, avevano il
problema del
" cosa fare"

mentre lei pensa al
" come fare"
e di come le sia facile intraprendere una strada ormai non così irta di disperazioni varie come mi sembra quella che ho percorso .
Io
E la disperazione non c'è più e il coraggio adesso ha cambiato nome.
Non richiede molto.



Vent'anni fa il livello minimo di partenza per una lesbica
era la solitudine, l'innamoramento per una etero, di solito la compagna di
classe o la collega che nemmeno lo intuiva, il silenzio in cui i propri
desideri, le proprie speranze finivano per cadere.
In tante si era partite da li', da quell'inferno, da quella
estrema solitudine, quel sentirsi gettate in un mondo che era e
avrebbe potuto essere solo ostile.


E forse mentre alcune erano ad ascoltare Mary Daly alla sala dei notai a Bologna altre come me e la
signora alta che porta i tacchi si vestivano coi loro vestiti da sposa e
andavano ad essere infelici in un matrimonio pensando fosse l'unica via
d'uscita.
Qualche altra magari si chiudeva in convento.
Parlavo del coraggio sotto la magnolia alle 5gl con la psicologa Daniela Ciriello che
presentava un seminario intitolato " Verso sè. Un percorso dalla vergogna
all'orgoglio".
Parlavo con lei della forza che dobbiamo trasmettere, noi che ce l'abbiamo
fatta.
E che dobbiamo raccontare, senza disperazione, di come possa ed è bello
camminare a testa alta ed essere se stesse, infondendo fiducia con i nostri
tentativi e i nostri successi più che le belle parole che si sprecano nelle
assemblee politiche e nei noiosissimi forum di discussione.
E le dicevo che volevo lasciare alle postere un filmato della vita che conduco con
questo figlio ritrovato e quanto poco tempo è passato da quando sognavo i
miei figli e una compagna e le amiche e gli amici per casa tutti insieme senza paure a
quando tutto si è realizzato.
E poi ho lasciato i pensieri e i ricordi per correre al coordinamento perchè ero già in ritardo sull'anticipo.
E non è bello.

E' li che ho saputo dell'intrigo delle piante e del perchè avremmo dovuto accettarle.
Perchè è tutta una politica volta verso all'apparire invece che al fare.
Però c'è un partigiano che si chiama Giannino e, ogni volta, se ne esce con la storia della sede dell'associazione ANPI che l'amministrazione ha dato ad altre associazioni (legate a comunione e liberazione) e lo dice tutto in bresciano che io capisco poco e, puntualmente, inizia una bella litigata.
Ma poi mi è arrivato l'sms della signora alta che porta i tacchi ed io mi sono alzata e ho detto che andavo, perchè era arrivata l'ora.
E' bello sapere che c'è qualcuno che ti aspetta mentre pedali nella notte e ti dimentichi di controllare com'è la luna.
Vuoi solo arrivare a casa.

15 commenti:

Koredititti ha detto...

post densissimo, per ora un argomento:
le piante.
credop che in sè non ci sia nulla di male se le piante non sono allergizzanti. Se le piante fanno ombra se NON sono cipressi: i cipressi sono soltanto Comodi non fanno ombra, sono allergizzanti, le radici a fittone non sciupano nè campo nè asfalto, NON devono essere poatati, allora secondo me ch esiano un 'ottima supposta per chi li vuole regalare.
In merito alle piante allergizzanti ti mando una mail..ok??

rosipoli ha detto...

Un bel malloppo Titti, un bel malloppo.
Stranamente non sono una gran amante delle piante.
Lo ero quando ero sposata ed il giardinaggio mi sembrava l'unica libertà possibile.
Ogni tanto ci provo a mettere una pianta qui a casa ma non resiste.
Leggerò tutto e vedrò quale prossima pianta scegliere.

Lillopercaso ha detto...

Ciao!
Vent'anni fa..! invece, circa 35 anni fa (madonna!!)a Milano lavoravo con un gruppo in cui era malvisto NON essere almeno un pò (?)lesbiche, tanto che io e un'altra cretinetta come me ci avamamo provato, con esiti incerti; Ci piaceva pensare che tutto fosse difficile: c'erano muri da sfondare... in realtà era più facile, i muri si vedevano bene, ed era l'inizio e tutto era dirompente.. inoltre eravamo a Milano, allora città aperta.
Dopo, gli anni 80, e i 90 poi..
Ora vedo la mia figlioccia, ha 34 anni, essere lesbica è uno dei contrafforti della sua affermazione.

Koredititti ha detto...

"E' bello sapere che c'è qualcuno che ti aspetta mentre pedali nella notte e ti dimentichi di controllare com'è la luna.
Vuoi solo arrivare a casa."

invece io pguido o cammino nella notte più lentamente possibile sperando di arrivare più tardi possibile..
ma che si potrà durare così per altri 4 anni???

Lillopercaso ha detto...

Ciao, Rosi!
Ma la senti la Titti??
QUATTRO ANNI !!! Ma che è, una condanna senza condizionale?? Ma troviamo una soluzione, Titti!!
Manco a vent'anni ragionavo di quattro anni in quattro anni!

Koredititti ha detto...

scappiamoo????
lo torturiamooo?????
ma tanto faccio prima vedrai vedraii;))
ma anche no!

Anonimo ha detto...

Le cose si risolveranno Titti... vedrai, vedra...

Anche da te piove Rosi? Feste rovinate, freddo, umidità autunnale (non solo a Brescia... che schifidus....

Bello però che non vedi l'ora di arrivare a casa, perché sai che c'è chi ti aspetta.... son contenta per te, e tanto!


Buon weekend (anche se piovoso).
Giusy

rosipoli ha detto...

Ehi ragazze...qui piove che sembra autunno.
Adesso mi preparo e vado dalle amiche che hanno organizzato pomeriggio per partita.
Titti...
Io me ne sono andata con una valigia e dentro 4 mutande e 5 magliette.
Era diventato impossibile quella specie di accordo che avevamo.
Nel quale comunque io facevo la serva che puliva ordinava tornava a casa ogni venerdì e non vivevo.
Lui segnava sempre il territorio.
La donna alta che porta i tacchi è separata ma il marito vive sotto casa e lavora con lei.
Io le ho chiesto chi stirava le camicie?
E chi secondo te?
Lei !
E lei gli ha pure detto che frequenta una donna e che sta bene con lei ecc..ecc...ma lui che fa?
Le manda gli sms, o la chiama per motivi lavorativi.
E non se ne va.
Ha tentato tutto il possibile, suicidio compreso, ma non si crea una vita sua e resta sempre a far leva su:
sensi di colpa
obblighi matrimoniali
solitudine
abbandono.
Ma un pò di dignità no?
Penso che la tua sia una situazione terribile.
Come quella di tante altre " separate in casa".
Raramente funziona.
E adesso corro ma possiamo sempre tornare sul discorso.
Un bacio a tutte e a tutti

Koredititti ha detto...

La situazione è pesante. ma meglio di prima. Ora mi chiudo in camera mia e basta, stirare stiro, ma non cucino più. La spesa la fa chi ha voglia di andare...
E' un problema economico, dobbiamo pagare il mutuo, finisce fra 4 anni. Lui non se va, io non ce la faccio a pagare il mutuo e un affitto, quindi mi chiudo in camera mia,evito le discussioni, non chiedo permesso a nessuno, se gli va è così senno me ne vado e lui non vuole perchè ha paura che gli manchi l'assistenza da anziano...ma che si fotta.

Lillopercaso ha detto...

Bè, Titti, mi sembri libera dentro... è quel che più conta!

Koredititti ha detto...

e la daniela ha capito....WOWW!
però pappapperò.. che paaallllle tornare casa..quando so che lui è sveglio ma che rabbia mi fa,
quasi quasi non tornerei.. a volte zitta zitta e piano piano

rosipoli ha detto...

Titti
magari è una domanda stupida ma
ti sei rivolta ad un avvocato?
A volte aiutano.
4 anni sono un'eternità ad una certa età.
Io, per esempio, ho fatto male, male male malissimo a non essermi andata prima.
La scusa dei figli, la scusa del
" non facciamo parlarci dietro" la scusa del " come faremo a vivere senza uno stipendio?"
E poi, quando ho deciso, quello che sembrava impossibile, si è realizzato.

Koredititti ha detto...

ci sono stata, sì..
sono stata anche ad un centro per donne che subiscono violenze..
ma 2+2 fa 4 e 2+1fa 3.
lo stipendio è quello e gli affitti pure a firenze.ci sono le bollette dell'acqua luce gas, condominio. E il mutuo. Perchè gli devo lasciare tutto?
Non ce la faccio economicamente. Anche pagare l'affitto per una sola stanza..non me la sento: non li trovo per strada, son sudati.
Però chissà... se mi stufo troppo...chissà...non è mai detta l'ultima parola e 4 anni possono essere un 'eternità, ma se mi stufo...l'eternità finisce :))Intanto da 4 anni ferie separate.
anche quest'anno vdo al lago maggiore.
grazie Rosi, sei molto cara e mi fa bene parlare di queste cose con chi le ha già passate come voi.

Io aspetto ancora materiale da leggere sui conflitti..

Lillopercaso ha detto...

Ecco, spero di poter partire, fra qualche giorno, ma mi scoccia che non vedrò il resto del lavoro sui conflitti.. Ma tanto non cancelli niente, vero?
Cara Rosi, avrei voluto passare da Brescia, invece fatico a far tutto.. è un periodaccio. Ma rimando un po', soltanto. Ciao, ciao a tutte

rosipoli ha detto...

Non cancello niente no.
Tu, parti pure, che io vado al rallentatore.
A Brescia, un giorno o l'altro, ci si vede o a Verona.
E' scritto nelle cose.