domenica, gennaio 17, 2010

cosa vuoi più dalla vita?


Che l'altra sera, stanca stanca, lavati i denti e pronta per il letto, mi sono guardata allo specchio e mi sono chiesta:

" ma tu, Rosi, cosa vuoi più dalla vita?"

Era stata una settimana piena di cose belle, come tutte le altre, come sempre.
Niente noia, niente tristezze, niente di brutto.
Tante cose da fare.

Mi aveva chiamata la preside per darmi un incarico di responsabilità
( e si che lo diceva l' oroscopo ) mio figlio sembrava felice con la sua patente e la mia macchina, e non m'importa se adesso cammino molto di più a piedi o in bicicletta.
I cambiamenti basta vederli con altri occhi e ti salvi.
La trasmissione radio era andata benissimo, l'affetto che mi circonda sembra vero...

Volevo comprare un frigo nuovo ma ho preferito spendere i soldi in 5 paia di scarpe, 4 nuovi maglioni e dei pantaloni bellissimi.
Che quando ci vuole è necessario.
E ho potuto farlo.
E non ho avuto nemmeno dei sensi di colpa.
E' un modo per coccolarmi.
E poi, ci sono i saldi.

Che poi ho pensato alla sproporzione di certe spese.

Ma tant'è, il frigo lo posso comprare appena avrò un pò di tempo per scegliere e per girare.
Anche un frigo merita un pò di tempo e di attenzione, che poi, se indovini quello buono, ti farà compagnia per tutta la vita.
Quello che ho l'hanno regalato a qualcuno che me l'ha regalato. Stenta un pò ma resiste e mi fa pensare a quante persone passano, spariscono, mentre un frigo resta, anche se cambia casa.

E sono andata a letto dicendo che non voglio più nulla, che tutto ciò che ho, mi basta.
Anche quel frigorifero.

Falso.

Ho sempre posti interessanti dove andare e vado, poi torno ma vado ecco.
Ho dove andare.
Mentre c'è gente che è sempre davanti al Grande Fratello.

Oggi, per esempio, sono stata alla presentazione di un libro.
A Milano. La scrittrice per me era un mito e ora, guarda caso, il mio racconto si trova insieme al suo, in una raccolta.
Quelle donne che prima mi sembrava di vederle solo col binocolo adesso mi conoscono e mi abbracciano.
Sto organizzando una cena e, come niente, metto insieme 60 donne e poi però ci devo pensare ai contenuti e sono cose che mi piacciono.
E continuo a dire che non mi manca niente e che ho fin troppo.

Falso.Falso. Falso.

Cosa voglio più dalla vita?

Forse un bersaglio !
E la voglia di non sbagliare il tiro e fare, finalmente, centro !
Cosa vuoi più dalla vita?

18 commenti:

LAURA ha detto...

basta che tu non voglia un lucano...
poi va bene tutto..

rosipoli ha detto...

Ma te lo immagini? Io ? Che voglio UN lucano??
E tu Laura, cosa vuoi più dalla vita?

alga ha detto...

una cena di sessanta donne?
cucino io :-)

Anonimo ha detto...

io penso che ti manca davvero il bersaglio. umano.
iscriviti a un corso di tiro ;)
e usa le frecce di cupido!

rosipoli ha detto...

Alga...guarda che menu:

Cenando diversamente

Primo

dittico di :
Lasagne alle verdure e
Risotto al gorgonzola e noci

Secondo


fantasia di:

Timballo di verdura
Salumi/ Formaggi misti
Strudel di verdure
Patate Duchessa
Tortini ai Funghi
Insalata mista


tutto, abbondantemente, al centro dei tavoli, in un continuo assaggio.

Dolci varii


e che vita sarebbe senza?

Caffè


Acqua e Vino

rosipoli ha detto...

Anonimo/a

E' proprio sul centro del bersaglio però, che si evolve il desiderio.
Le frecce ci sono, ormai. Le ho ritrovate avvolte nel panno sporco,in quel cassetto del mio cuore di cristallo rigato, l'arco è vicino alle mie gambe, che basta allungare il braccio, il bersaglio lo vedo in lontananza ma questa volta voglio " c'entrare" e tanto.
Io, mica cupido.

Leela ha detto...

Cosa voglio? Le cinque "cose piaciose" sulle quali scrissi a suo tempo ovvero: natura, viaggi, libri, pace e gente simpatica (ovvero che come me ama le prime quattro cose). Ed, ovviamente, un futuro interessante e divertente per mia figlia: ma questa è la sua vita, non la mia.
Leela

rosipoli ha detto...

Voglio anche che mio figlio trovi la fidanzata al più presto che si è innamorato di una che non se lo fila ed è depresso al massimo ed io mi intristisco.
Ahi i figli i figli....

konan ha detto...

non è che forse vorresti fare tu da bersaglio sotto sotto???...per le 5 cose, come dire, Leela è la mia "anima gemella virtuale"!!

rosipoli ha detto...

Konan
Io le cinque cose di Leela ce le ho già.
Bersaglio lo sono anche e più di quanto mi aspetassi,vista la veneranda età.
E' che voglio avere la voglia di prendere quelle benedette frecce in mano e provare il tiro. Mi manca la voglia ecco.

LAURA ha detto...

cosa voglio io dalla vita???
due cose due sole cose
trasferirmi a firenze col lavoro
pubblicare i libri

rosipoli ha detto...

Lo so quanto è difficile pubblicare.
Noi qui, per esempio, cerchiamo di supportare le donne che scrivono e che pagano per vedere le loro opere pubblicate, organizzando pomeriggi letterari.
Forse è più facile che succeda la prima che hai detto.
Coraggio però...

Anonimo ha detto...

fai attenzione che questa volta il bersaglio è alle spalle e non davanti ;)

Sandro ha detto...

Voglio una parrucca per partecipare a quella cena.
Giuro che non apro bocca. Mangio, bevo e sorrido.

rosipoli ha detto...

Anonimo/a mio/a

Dici che mi sta prendendo per il culo? :)
O che io, vedo lucciole e sono lanterne?

Sandromio:
Che sorrideresti sono certa, sapessi i giochi che ho preparato...Si fa poesia, caro Sandro, e si lavora intorno ad un libro interagendo.
E mangiare sono sicura che mangeresti, perchè il menu è proprio buono, come hai visto.
Bere ti farei bere di meno perchè il vino lo paghiamo noi e alle ragazze dell'associazione è stato imposto, democraticamente, di non bere.
Arriverà mai quel giorno che ci incontreremo?

Anonimo ha detto...

la seconda che hai detto

rosipoli ha detto...

Ehi anonimo/a

...e chi lo sa?
Lo scopriremo vivendo,anzi, lo scopriremo prima che parta il tiro.
Chè, ormai, ho un braccio fuori uso e come scusa è sempre buona.

Koredititti ha detto...

voglio separami da mio marito. Non è difficile, dice lei, dicono molti.
Per me è difficile far comprendere a lui che NON gli negherei l'assistenza di cui potrebbe aver bisogno.
Devo avere tempo e lui deve capirlo.
Non ho un'altra storia.

Sono stata vedere A single man.Mi permetta alcune osservazioni.
L'omosessualità è il veicolo per calcare la mano sull'essere invisibili ad altri, sulla paura di ciò che è diverso, sulla solitudine.
Lo studente non ci è dato sapere se è etero o omosex : non dorme con il prof, sta sul divano, la pistola perchè? per sua difesa? per proteggere il prof dal suicidio?
la famiglia dei vicini è assurda ingessata, falsa.
l'amica Charlyne è etero ed è l'incarnazione della solitudine femminile più disperata e vigliacca.
Il giovane e bellissimo Carlos è uno che si vende a chiunque e può permettersi di dire che l'amore è come l'autobus...il prof se ne va ironico ed amaro.
Chi ama oppure ha amato davvero sa bene che non è così, il cuore non si trita più volte, ad un certo punto diventa polpetta.
Un sorriso e un abbraccio cara amica.