giovedì, luglio 03, 2008

Saturno contro, avevo un sogno











che i sogni poi, non possiamo lasciarli sempre in un cassetto.





Avevo un sogno. Una famiglia alla Ozpetek, con froci,trans, etero,ribelli, artisti, gay, lesbiche che girano per casa.





E una persona accanto per ridere insieme e costruire qualcosa, fosse anche soltanto un altro sogno da inseguire. Insieme.





Per quasi 5 anni mi sono dimenticata che questo era il mio sogno.





Per quasi 5 anni a combattere con quella bestia che si chiama omofobia e che si è travestita, in questo tempo usato e consumato, di mille altri vestiti, per finire, adesso, che tutto finisce, con un "quadro astrale"nel quale non siamo compatibili.





Saturno contro? Mi cadono, semplicemente, le braccia.





Mi guardo intorno. Quelle che,insieme, hanno camminato.





Io mi sono fermata.





Ho camminato si, ma da sola e, nemmeno su strade parallele e mi è tanto mancata .





Io, sono stata, in tutti questi anni, un semplice fantasma o, nel migliore dei casi, un ectoplasma.





Eppure ci siamo tanto amate.





Ecco quello che volevo, all'inizio.





Una coppia "diversa", lontana dalla simbiosi ma, elastica e condivisibile.





Ma, se l'omosessualità, per anni, è stata vista come malattia, perchè non considerare malattia anche l'omofobia?





Io mi alzo dalla sponda del fiume, mi alzo dalla seggiolina sulla quale ho dovuto imparare ad aspettare, seduta.





Io mi alzo da questo stato di precarietà definitiva.





Abbandono i ciclici tzunami che mi hanno avvelenato la vita.





Mi rifiuto di aspettare ancora che qualcosa cambi.





Vado. Cammino che, a questa età, 5 anni valgono il triplo.





Volevo una famiglia alla Ozpetek e, spesso mi sono trovata nella soap Sexy and the City.

Riparto dal sogno.

Ecco...io sono e sarò sempre, quella col cappellino.



4 commenti:

Anonimo ha detto...

mi hai fatto pensare a...
"Vuoi davvero lasciare ai tuoi occhi
solo i sogni che non fanno svegliare...
...ora aspettami fuori dal sogno
ci vedremo davvero,
io ricomincio da capo"
...un abbraccio...

rosipoli ha detto...

Bello Denise...proprio bello.
Mi da coraggio in questa lunga notte fatta di chiodi e di una libreria montata con altre.
Che amarezza...che cazzate...

Anonimo ha detto...

mai rosi, mai. Sembra di dimenticarli. Sembra, i sogni intendo. Ma non loro non si dimenticano di noi, e quando abbiamo toccato il fondo, e magari abbiamo anche scavato. Ed ecco la nostra ombra, sono loro. I nostri sogni. Loro sono il nostro perchè, il nostro essere più vero e profondo, ( non è retorica), non ci dimenticano e tornano con rinnovata prepotenza. E come scrissi più o meno un anno fa, chissà che non divengano realtà.

Anonimo ha detto...

Saturno non è contro. E' per il meglio. Sono i suoi criteri ad essere diversi dai nostri :)
Tieni duro, W i cappellini bianchi.